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SORA – LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PAOLO FERRERO: “DEVE CIRCOLARE SERENITA’, NON LIQUIDITA'”

Riceviamo e pubblichiamo:

Con la presentazione del libro TTIP. L’accordo di libero scambio transatlantico. Quando lo conosci lo eviti, trattando temi di caratura internazionale, abbiamo avuto premura di invocare il senso più profondo della politica: occuparci di benessere diffuso, del recupero della serenità dei cittadini. Analizzare, come economia e geografia politica influenzino la vita delle persone.

Come Bruno La pietra ha sottolineato, il paradigma del mito del benessere capitalistico, il mercato libero, la sdoganizzazione dei beni, sono meccanismi che paventano un aumento di libertà dove in realtà, libertà e giustizia si sono combattute sul piano della giustizia stessa attraverso l’imposizione delle classi agiate su quelle deboli. Ma la dignità della vita non è paragonabile al profitto. Basta, dunque, a trasformare i dati in spot! Questa non è che mistificazione della comunicazione.

A rilanciare una città, dove la spesa pubblica e i suoi sprechi generano oligarchie di potere, non è la circolazione di liquidità, ma di serenità.

Paolo Ferrero, autore del libro, ci spiega come il trattato, mantenendo il simulacro della democrazia, distrugge, di fatto, perfino le conquiste della borgnesia nella sua fase crescente, costruendo una gabbia d’acciaio attorno alla costituzione, pur senza abolirla. I diritti di un popolo sovrano, riscrivendo le regole generali del vivere civile, non prenderebbe invece in considerazione “l’ordine pubblico”. Dunque se un Paese vuole sgomberare un campo rom, può farlo, ma se vuole rivendicare la sua sovranità sulle scelte alimentari: OGM, DOP DOC, uso di pesticidi, principio di precauzione) non può farlo, pena multe talmente esose, imposte dalle multinazionali, pari all’ammontare del profitto mancato e non delle perdite.

Le popolazioni sarebbero spogliate dai saperi, dalle loro peculiarità.

Ma il TTIP andrebbe a gestire i servizi pubblici, mettendo a gara la sanità, istituendo un organismo di un diritto sovrastatale privatistico, composto da un avvocato di stato, uno delle multinazionali e uno esperto di diritto internazionale che inevitabilemnte farebbe il gioco delle multinazionali stesse.

Ma lo scenario non è nero come sembra. Gli stessi USA, con un 16% di candidati di Sanders, si sono dichiarati contrari al trattato, proprio in occasione del congresso. Ecco dunque che Obama ha raggiunto in gran fretta la Merkel, per scongiurare di entrare in quel ”periodo bianco” in cui sarebbe troppo tardi per il presidente USA prendere delle decisioni. Ma ovunque si rompa il silenzio, i popoli si oppongono, come è già successo in passato con acronimi diversi ma intenti simili, ai quali si sono opposti con forza i movimenti, a partire da Seattle, Francia , Canada, per es. con l’AMI, l’accordo economico mondiale negoziato nel 1995.

I teorici più liberisti teorizzano di come i popoli, attraverso la democrazia, possano fare politiche economiche contro quelle internazionali.

Nel nostro piccolo abbiamo rotto il silenzio. Sinistra Unita Sora, come ci ricorda Ferrero, è una scelta coraggiosa ma non isolata. Su 23 capoluoghi di provincia, 16 concorreranno alle amministrative 2016 come “sinistra unita”. Ecco quindi che un voto a Sinistra Unita vale doppio, un voto per amministrare, un voto per avviare, dal basso, il processo di unificazione della sinistra.

Sinistra Unita Sora