“La Regione Lazio, esaudendo le richieste dei Sindaci, ha provveduto ad uno stanziamento straordinario di 788 mila euro destinato al Consorzio di Bonifica Conca di Sora per venire incontro ai disagi causati dagli aumenti dei canoni consortili“.
E’ quanto si legge in un comunicato inviato dai sindaci di Sora, Isola del Liri, Arpino, Castelliri, Broccostella, Campoli Appennino, Pescosolido, Fontechiari e Posta Fibreno. Per loro basta uno “uno stanziamento straordinario” , in vista delle elezioni, per considerare “risolto” il problema della “stangata” con: l’emissione e l’invio di nuove bollette, con importi aggiornati, per coloro che non hanno ancora provveduto al pagamento dei contributi; la compilazione di apposita modulistica, attraverso la quale richiedere il rimborso della quota eccedente versata…”. I sindaci esprimono: “la soddisfazione per il risultato, convinti che sia stato facilitato dalla forte coesione politica territoriale... “.
Il problema è stato tutt’altro che risolto. Il problema è stato ridimensionato, non è dato capire in che percentuale, per una sola annualità. Il problema resta per chi ha ricevuto le bollette per la prima volta. Le dovrà pagare. Il problema resta per le prossime annualità. Non si possono pagare per anni a Sora i debiti fatti altrove. La vera soluzione del problema è tornare alle tariffe del 2018. La vera soluzione è far pagare solo chi dal Consorzio ha un servizio e non anche le abitazioni nei centri urbani. La vera soluzione è l’uscita dal perimetro di contribuenza così’ come hanno fatto a San Donato, Settefrati, Vicalvi, Gallinaro e in altri Comuni dove adesso non paga né la gente né l’ente locale. Dai promotori delle manifestazioni nessuna apertura ai sindaci. “La protesta continua – dice Mauro Tomaselli – a settembre andremo a farci sentire in Regione“. Ma i sindaci con chi stanno? Con il Consorzio o con la loro gente? (nella foto la recente iniziativa ad Arpino)
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