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SORA – SULLA QUESTIONE IDRICA IL SINDACO RISPONDE A FABRIZIO PINTORI

Dal sindaco di Sora, Roberto De Donatis, riceviamo e pubblichiamo.

Colgo l’occasione della nota del consigliere Pintori, per rispondere su temi delicati, al fine di consentire a chi legge una comprensione tecnica delle problematiche di cui si è scritto con superficialità a dir poco imbarazzante.

Ma veniamo subito al punto: nel comunicato il consigliere dei 5s manifesta perplessità postume  in merito al mandato del Sindaco conferito per effetto della delibera (votata all’unanimità), che lui stesso ha votato senza riserve, con la quale si chiede l’adozione di tutti gli strumenti giuridici volti ad ottenere  la Sospensione e/o la revisione dell’adeguamento tariffario, in attesa dell’esito della procedura di risoluzione della Convenzione con Acea, indicando poi in modo  e approssimativo  soluzioni e  strade da seguire: in particolare attraverso la contestazione da parte della Sto degli adempimenti di Acea e l’adozione dei decreti attuativi previsti dalla legge regionale.

A tal proposito è nostro dovere precisare che la contestazione puntuale dei numerosi e reiterati inadempimenti di Acea è proprio il presupposto su cui si fonda la delibera votata in Consiglio, che appunto mira a risolvere la Convenzione con Acea ai sensi dell’Art 34, previa sospensione della procedura di adeguamento delle tariffe ai sensi dell’articolo 10 della delibera 664/15  AEEGSI (che invitiamo a leggere con la dovuta accuratezza  e comprensione  tecnica che richiede).

Aggiungiamo che L’UNICO ORGANO LEGITTIMATO dal legislatore e dal Regolatore a procedere formalmente in tale senso è la STO e non la Conferenza dei Sindaci,  quest’ultima infatti è deputata esclusivamente a  monitorare l’attività della Sto, ai dettati del  mandato conferitole.

Dunque, previo il dovuto chiarimento dei ruoli e delle competenze, è doveroso ribadire per correttezza informativa,  che la Conferenza dei Sindaci ha  coraggiosamente e per la prima volta conferito alla STO (SI RIPETE UNICO ORGANO LEGITTIMATO A PROCEDERE ora tecnicamente ), un mandato preciso volto ad  adottare tutte le misure giuridiche rituali consentite dalle norme per evitare un odioso  vessatorio   e del tutto ingiustificato  aumento delle tariffe  da parte dell’Autorità (dell’Energia, del Gas e del Sistema Idrico Integrato), proseguendo sulla strada della risoluzione della Convenzione con Acea. E’ infatti chiaro a tutti quanto l’esperienza con Acea si sia rivelata disastrosa per le gravissime inadempienze gravanti esclusivamente sui cittadini, inclusi i danni ambientali  lasciati in dono ai Comuni,  in un contesto in cui ormai i giochi sono fatti e si sconta la mala gestio di chi ha consentito ad oggi di arrivare a questo punto. Per questo motivo va precisato che nella situazione attuale,  le determinazioni  assunte nel detto mandato costituivano l’unico strumento giuridicamente serio e legittimo al fine di tentare di  evitare  altri aumenti  tariffari per l’utenza, salvo la solita  soluzione di compromesso all’italiana  di pagare comunque e andare avanti.

Ciò detto, anche per evitare quella odiosa disinformazione che ormai è prassi, ci preme particolarmente che  i cittadini prendano atto che quanto da noi votato nella Conferenza dei Sindaci rappresenta una scelta seria coraggiosa chirurgica, scevra dai compromessi di sempre solo nell’interesse dei privati cittadini, quantunque l’esito, ben sappiamo, non è affatto scontato. Questo il contesto reale nel quale ci siamo mossi prima in consiglio comunale e successivamente, forti di un mandato deliberativo votato all’unanimità in sede di Conferenza dei Sindaci. Non possiamo tollerare da parte di Pintori lo scetticismo postumo  rispetto ad un atto deliberativo, che ha condiviso ed approvato, sollevando un polverone dannoso per i cittadini non distinguendo gli ambiti di competenza di Consigli comunali, Sindaci, Sto ed altri enti.

Sul secondo rilievo relativo all’Ordinanza del 4 agosto u.s, con la quale è stato disposto nei confronti di proprietari ed Esercenti  di Via Fosca, Piazza Mayer Ross, Piazza Umberto I e Vicolo San Francesco di  “provvedere entro il 20 settembre all’adeguamento degli allacci alla nuova rete idrica con specifico riferimento alle cassette e ai contatori”, sempre a beneficio di chi legge, ma soprattutto  in risposta ai confusi ed errati rilievi del Consigliere 5s, si precisa che il Sindaco non legifera e neppure pontifica in nome del popolo italiano, ma si limita ad applicare le leggi e i regolamenti  vigenti, che disciplinano i settori cosiddetti esclusi “energia elettrica, gas, acqua trasporti e telecomunicazioni”, decretati  ed attuati dal Legislatore  italiano anche sulla base di puntuali direttive comunitarie.

Ancora una volta dunque, per il caso di specie,  si invitano i 5s ad approfondire e  studiare per bene  le normative di settore, incluse le delibere dell’Aeggsi che normano il tema in oggetto ed  in particolare la 655/2015, i regolamenti attuativi nazionali e comunali vigenti nonché  gli impegni e le obbligazioni contenute  nel programma di intervento (esistente pre ordinanza) dei  Contratti  di Quartiere unitamente alle  specifiche tecniche  attuative del Gestore allegate sottoscritte e  approvate  in precedenza.

Questo al fine di evitare  di creare confusione, strumentalizzazioni  e informazione distorta, soprattutto per permettere di comprendere  che non è il Sindaco a decidere che i cittadini, quando devono riallacciarsi alla nuova rete idrica, devono a proprio carico assumersi gli oneri  in merito di cassette e contatori, sulla cui equità o meno non rileva nè il pensiero del Sindaco nè quello dei 5s, bensì si tratta del puntuale adempimento di obblighi dettati dalla complessa normativa comunitaria nazionale, regolatoria tecnica e di settore, in vigore nella Repubblica Italiana prima che nel Comune di Sora, cui il Sindaco per evitare ulteriori disagi e non essere passibile di omissioni  tenta umilmente  e legittimamente di far applicare.