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UN LETTORE CI SCRIVE: ‘VIA AGNONE MAGGIORE INTERROTTA SENZA PREAVVISO’

Pubblichiamo qui di seguito una lettera, corredata di foto, inviata alla redazione di Soraweb da un cittadino. Oggetto della comunicazione, l’interruzione per lavori di Via Agnone Maggiore, che, ci scrive il lettore, è stata effettuata ‘senza alcuna comunicazione preventiva ai residenti e alle attività della zona’.

Questo il testo della lettera:

È la prima volta, anzi seconda, che scrivo ad una redazione giornalistica e il mio non vuole essere un articolo, non è il mio mestiere, e forse il problema nel nostro bel paese è che in pochi fanno il loro mestiere. L’intento è di segnalare uno dei tanti soprusi dell’amministrazione pubblica verso i propri cittadini: in Via Agnone Maggiore è stata interrotta la strada senza alcuna comunicazione preventiva ai residenti e alle attività della zona, causando innumerevoli disagi e provocando ulteriori danni alle aziende oltre a quelli dovuti dalla crisi.

Ho provato a vedere se c’era qualche piccolo accenno su questa situazione sul sito del comune oppure sui siti d’informazione locale, anche perché sembra che per eseguire i lavori ci vorrà del tempo quindi non sarà risolto in pochi giorni, ma nulla da nessuna parte. Potevo restare in silenzio a capo chino per l’ennesima volta dato che non è un mio problema ma ho iniziato a pensare a quanto i nostri silenzi abbiano inciso sulla situazione attuale dove un intero sistema si sta sgretolando coprendoci con le sue macerie.

Non si può più accettare che delle persone elette dal popolo acquistino lo status sociale di intoccabili senza dover riferire a nessuno delle proprie azioni mentre il cittadino per un qualsiasi errore viene messo alla gogna dalle istituzioni, la legge è uguale per tutti: uccidere è un reato per chiunque sia a commetterlo, loro hanno massacrato il nostro paese ma nessuno è stato condannato. Ci sarebbe ancora molto da scrivere ma come ripeto non è il mio mestiere, lo lascio a voi: che possiate dare voce ai disagi di un cittadino qualunque ma pur sempre un cittadino, sperando che la voce serva a qualcosa, altrimenti non ci resta altro che il silenzio e qualche lacrima per il futuro.