CULTURA

ARPINO – CIRCOLO TULLIANO, OMAGGIO ALL’ARTISTA VINCENZO MORRICONE

Cento anni fa moriva ad Arpino l’artista Vincenzo Morricone (1855-1922), modellatore e scultore, autore di numerose opere conservate in chiese e luoghi pubblici della sua città, nonché in altre città italiane.. Per ricordare l’illustre figlio della terra arpinate, si terrà domani un convegno, alle ore 10, presso il Palazzo Boncompagni,  a cura del Circolo Tulliano.

Nato ad Arpino nel palazzo d’Emilia-Morricone, al cui interno svolgeva la sua attività tra cui il restauro di opere, Morricone fu studioso ricercatore, sostenne le tesi del coevo Schmidt nel suo libro “Arpino Arcaica“, riguardo l’origine del centro arpinate e le possibili influenze greche su di esso. L’artista, abile modellatore di statue, lavorò a Roma presso la ditta “Rosa Zanazio & c.“. Intorno al 1890 era attivo in tutto il territorio laziale. Di quest’anno è l’opera Traslazione della Santa Casa di Loreto con i santi Sosio e Nicola da Tolentino per la Chiesa di S. Maria di Civita ad Arpino. Con la ricorrenza del cinquantesimo del Dogma dell’Immacolata (1904) il priore Luigi Ciccodicola, gli commissiona il restauro della statua dello Stolz (Statua dell’Immacolata Concezione), oggi presso l’omonima cappella nella Chiesa di Santa Maria Assunta presso il quartiere Civita Falconara.

Una preziosa ricerca di Gerardo De Meo, ha consentito di individuare in Vincenzo Morricone l’autore della statua del Cristo Redentore collocata nel 1901 su una spalla del Monte Altino, sul litorale laziale, a 1258 metri di altitudine. La collocazione della statua fu il risultato di un lungo e paziente lavoro di diplomazia svolto dal parroco di Maranola don Vincenzo Ruggiero. In quel periodo, la cima ricadeva nel territorio del Comune di Maranola annesso, dal 1928, al Comune di Formia.

Ad Arpino, Gerardo De Meo ha potuto visionare le sue opere a completamento della sua specifica ricerca iniziata diversi anni fa da un articolo su un rarissimo numero della Campania, un giornale stampato, nei primi anni del ventesimo secolo, a Maranola, su iniziativa di don Vincenzo Ruggiero.

Domani dunque il convegno che celebrerà questa storica figura per Arpino. Dopo i saluti delle autorità locali, del presidente del Circolo Tulliano, Marco Sangermano (foto) e della famiglia Morricone, sarà presentato il libro di Gerardo De Meo “L’autore della Statua“. Interverranno inoltre Margherita Barsimi sul tema “L’inno del Mombarone“, Oscar Gaspari che tratterà su “Il Giubileo del 1900 nelle montagne italiane”, Massimo Struffi, che racconterà l’artista Morricone ed infine Vincenzo De Meo sull’esperienza del centenario.

A seguire, sarà deposta una targa celebrativa presso l’abitazione in cui l’artista ha vissuto e la visita delle opere presenti nelle chiese di Arpino realizzate dall’artista.