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Capodanno a Falvaterra, la visione comunitaria di un paese

“Non un Capodanno tra semplici concittadini, ma un vero Capodanno in famiglia, quello che ha riunito tantissimi falvateranni sotto la tendostruttura allestita con un finanziamento regionale. La risposta, sia per il gran cenone, che per il dopocena – sotto le luci dello spettacolo pirotecnico e per il Brindisi di buon auspicio che abbiamo offerto a tutti coloro che sono accorsi in piazza a mezzanotte – è stata incredibile. C’era voglia di stare insieme, di salutare l’anno che ci siamo lasciati alle spalle e di augurarci un felice e sereno 2023. Lo abbiamo fatto nel modo migliore possibile.
Quello che ci inorgoglisce è il pensiero che molti dei cittadini intervenuti avrebbero passato il capodanno da soli: abbiamo voluto rispondere a questa esigenza facendo sentire tutti in famiglia. L’obiettivo è stato raggiunto. Lo spirito dei piccoli Borghi, che come amministrazione perseguiamo ogni giorno sin dal nostro insediamento, è quello di far vivere la collettività in una dimensione umana, sicuramente preferibile a quel sentimento di freddezza che offrono i grandi Comuni. Vogliamo far riscoprire e diffondere la bellezza di scegliere di venire a vivere qui, lo facciamo anche tramite questi eventi che rappresentano un punto di caduta incredibilmente importante per tutti noi. Vogliamo ringraziare la Regione Lazio, nella persona dell’onorevole Sara Battisti, perché ci ha permesso in questi anni di realizzare questi progetti anche in una piccola realtà come la nostra. Un grazie allo chef Luca Cannizzaro, al servizio civile, a tutti i dipendenti comunali.
Il prossimo appuntamento è il 6 gennaio, per la Befana con tante sorprese per i più piccoli, alle ore 16, sotto il tendone.” Così il sindaco di Falvaterra, Francesco Piccirilli, e l’assessore allo spettacolo, Elisa Ceccarelli.