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“CARAVAGGIO, IL CORPO RITROVATO”: AD AVEZZANO, L’11 MARZO

Dall’associazione culturale ETEREOARTE di Avezzano, riceviamo e pubblichiamo:

Le ricerche di un team di scienziati per stabilire se i resti rinvenuti a Porto Ercole appartengano al Caravaggio: una grande avventura che è diventata un documentario, dal titolo “Caravaggio, il corpo ritrovato”, che verrà trasmesso ad Avezzano nelle sale del cinema Astra il prossimo 11 marzo 2015 nell’ambito della settimana della cultura scientifica e tecnologica organizzata dal Liceo Scientifico Vitruvio Pollione  Saranno presenti; il prof. Silvano Vinceti, il prof. Antonio Moretti e il regista del documentario Marco Visalberghi.

Come e perché muore Caravaggio? Che fine ha fatto il suo corpo? Il documentario cerca di rispondere a queste domande.
Raccontando l’unica ricerca compiuta su quelli che con ogni probabilità sono i resti mortali di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Prodotto da Doclab (regia Marco Visalberghi, autore Patrizia Marani) e girato in alta definizione, il documentario segue, passo dopo passo, lo svolgersi di una grande ricerca scientifica. Tutto ha inizio da un articolo pubblicato diversi anni fa: l’archeologa Giovanna Anastasia di Porto Ercole dichiarava di aver visto da bambina i resti del corpo di Caravaggio. Erano venuti alla luce nel 1956 – dichiarava l’Anastasia – durante gli scavi per allargare la strada di accesso al paese di Porto Ercole. È questo l’inizio della lunga e difficile avventura che ha coinvolto il team di studiosi composto da Giorgio Gruppioni, docente di antropologia dell’università di Bologna; Elisabetta Cilli, genetista dell’università di Bologna, Antonio Moretti docente di geologia dell’università dell’Aquila, e Maurizio Calvesi, il più accreditato biografo italiano di Caravaggio.

I ricercatori scoprono che gli scheletri recuperati nel ‘56 sono conservati nel cimitero di Porto Ercole. Comincia così una straordinaria batteria di test scientifici che, incrociata ai dati storici sulla vita di Caravaggio, conduce a una serie di sorprendenti ipotesi. Suffragate infine dall’ultimo e decisivo test, quello del dna, Caravaggio non ha lasciato eredi diretti, ma il dna di alcune ossa trovate a Porto Ercole è stato confrontato con il cromosoma dei Merisi ancora oggi esistenti nella zona di Caravaggio. Risultato: compatibili, con una coincidenza così alta da far pensare agli studiosi di aver trovato Michelangelo Merisi da Caravaggio…Per gli studenti della settimana della cultura scientifica e tecnologica sarà sicuramente una mattinata indimenticabile.