CULTURA

Certamen Vittorio Tantucci, trionfa Marco Sbardella con Pax Inter Populos

Un nuovo e prestigioso riconoscimento per Marco Sbardella di San Giovanni Incarico, dirigente e vicesegretario della Provincia di Frosinone e grande appassionato di latino. Nell’Aula Magna dell’Università Lumsa di Roma è stato premiato per il poema “Pax inter populos”, nell’ambito del Certamen Nazionale “Vittorio Tantucci”, edizione 2023.

Il Certamen Tantucci è uno degli appuntamenti più importanti per i cultori della lingua latina, accreditato come evento d’eccellenza dal Ministero dell’Istruzione e del merito. La giuria, presieduta dal rettore della Lumsa professor Francesco Bonini e composta da docenti di chiara fama: Piergiorgio Parroni, Antonio Marchetta, e Arduino Maiuri, ha assegnato a Sbardella il riconoscimento nella sezione “docenti e studiosi di lingua latina”.  Presente alla cerimonia anche il sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione e del Merito, on. Paola Frassinetti.

Marco Sbardella ha composto un poema, “Pax inter populos”, sul tema della guerra e dei diritti umani, in trentuno esametri, molto apprezzato dalla giuria, che nella motivazione della premiazione, ha sottolineato come il testo del dirigente della Provincia di Frosinone sia, “particolarmente attuale e condivisibile sotto ogni punto di vista, dimostra senz’altro la grande sensibilità e la squisita umanità dell’autore”.

Marco Sbardella, non nuovo a questi successi, già premiato infatti nel Certamen Latinum Salesianum e nel Certamen Capitolinum LXVII, è stato allievo al Liceo Scientifico di Pontecorvo del professor Cosimo Saroli, docente di Lingua e Letteratura Latina, e all’Università di Cassino, di Alfredo Maria Morelli, professore di Lingua e Letteratura Latina. Ha una formazione scientifica, essendo laureato anche in Economia e Commercio, ma da sempre si dedica agli studi su Roma antica, e sulla lingua e sulla letteratura latina, con particolare riferimento allo sviluppo del latino nel corso dei secoli. È autore di poesie in lingua latina e studi storici e filologici. Ha pubblicato lavori su numerose riviste, tra cui: Latinitas, Aufidus, Latium, Studi Romani.

“La lingua di Roma continua ad affascinare cultori in tutto il mondo – spiega Sbardella –  Grazie alla sua ricchezza e alla sua complessità sollecita l’intelligenza, l’acume, la capacità di riflessione di coloro che si avvicinano al suo studio. Questo premio vuole essere un invito, soprattutto ai ragazzi, a studiare il latino e gli autori latini, riscoprendo un mondo, quello classico, che ancora oggi ha tanto da dirci. Infine, voglio condividere il risultato con la mia famiglia, che mi ha fatto crescere con questi valori e che io sto cercando di trasmettere ai miei figli”.