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CIOCIARIA – PATRIZI, BUSCHINI, BATTISTI E IL TURISMO ELETTORALE

Il “Turismo politico elettorale” è molto simile a quello culturale o della memoria. L’unica differenza è nelle motivazioni, nella fascinazione magica e irresistibile per il sostegno alle ideologie, ai valori, ai messaggi politici e amministrativi.

Essere sempre e comunque presenti nei luoghi dove si svolgono gli eventi è un vero e proprio esercizio, anche fisico, di turismo politico-elettorale militante. Se in Ciociaria si potesse stilare una classifica sul turismo politico, il presidente emerito della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi, nonostante la non più giovane età, sarebbe primo per distacco. Presente ovunque. Non si è ancora capito bene a che titolo ma ci sta sempre. Sorride, stringe le mani, sale sui palchi. Se manca Patrizi gli eventi rischiano di essere annullati.

Nelle ultime settimane un giovane rampante lo sta insidiando. Prima ha apprezzato i monti della Tolfa, ora sta setacciando la Ciociaria. Il consigliere regionale Mauro Buschini è sulle orme di Patrizi e non solo perché sta rischiando di diventare emerito pure lui. Buschini pare avere il dono dell’ubiquità, attribuita solo a Dio e a pochi Santi. Comunque è secondo, dietro l’irraggiungibile Patrizi. Ma in recupero.

Sul podio una giovane donna che porta il nome di una Santa che fu martire a causa della fede, dell’amore. Si inginocchiò e fece battezzare i figli contro il valore del marito e contro il volere dei… romani. Di allora e di oggi. Quelli di allora martirizzarono Santa Sara, quelli di oggi l’hanno trascinata in una inutile, assurda lite. Ma Lei non molla e combatte anche contro chi, nella sua scalcinata squadra, gli fa rifiutare amici.
ZAC