ARTICOLI Comunicati Stampa Notizie POLITICA Primo Piano

IL MESE DELLA DEMOCRAZIA di Rodolfo Damiani

Potremmo chiamarlo così il periodo che va dalla Conversione di San Paolo  alla seconda domenica di Quaresima. Tra Congressi sindacali ( la CISL) e elezioni regionali, veramente si respira democrazia e speriamo che i risultati  siano veramente “democratici”.    Sora e otto  comuni del suo Comprensorio hanno celebrato il Congresso della

            LEGA INTERCOMUNALE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI CISL

conclusosi venerdi 25 c. m.  presso la Sala Conferenze dell’agriturismo Campus Laurita.  Importante il meeting sorano , in quanto la Lega è una delle più numerose della Provincia  circa 3000 iscritti e vanta un’effervescenza delle attività, che da lustro alla sua immagine.   Un Congresso è un confronto di idee, un laboratorio di ricerca e il crogiuolo della classe dirigente che si pone al giudizio degli iscritti.   Numerosi i presenti che in piedi hanno cantato l’Inno di Mameli, come si faceva una volta in CISL, forse anche per differenziarsi da altri che aprivano  con canti più consoni a partiti politici.

Presente la Segreteria Provinciale , come parte in causa e come garante della correttezza democratica dell’assemblea. A Presidente era Acclamato il SEg. Gen. Prov. Antonio Angelucci, e quale presidente della Commissione Verifica Poteri poi Commissione elettorale veniva invocato   Francesco Fosca Presidente della SOMS di Sora. La relazione era appannaggio del Capolega uscente Rodolfo Damiani, una iscrizione alla CISL   che risale al 1956 e un cursus honorum in via Po  con incarichi nazionali e confederali.  Immediatamente mostrava lo spessore del sindacalista, stigmatizzando i sindaci invitati e che senza alcuna comunicazione non erano presenti, commentando che la CISL ha fatto dell’Autonomia e dell’Incompatibilità  la sua bandiera e che giudica i politici da cosa fanno e non da altro.. Una relazione di ampio respiro che toccava tutti i temi sul tappeto: il Territorio, il proselitismo, i rapporti con gli enti pubblici, la sanità, il fisco, il lavoro, le donne,i problemi di una democrazia malata,bloccata su certi parametri garantisti e dominata da lobbies autoreferenti e clientelari.  Si dilungava sulla necessità di un cambiamento di uomini e di regole, sull’attualità della Costituzione, spesso disattesa, sulla riedizione di un patto sociale, che non può essere un “patto leonino” ma un contratto sinallagmatico che abbia un equilibrio  virtuoso tra POTERI-REGOLE-TUTELE Illustrava l’azione della FNP come Agente del cittadino attraverso i servizi offerti dalla CISL e fruibili presso le sedi di Sora e Isola da personale altamente qualificato. Terminava tra gli applausi  ricordando i rapporti con i poteri forti, basati sulla formula della pari dignità, sull’essere agente di tutela di diritti e di interessi di una classe, di non essere subalterno a nessuno  ma di ricercare con tutti sintesi politiche condivise, ribadendo che l’Anziano è una risorsa e che nessuno è troppo giovane per smettere di invecchiare. Si apriva un ampio dibattito con l’ottimo intervento della Seg. Prov. Nives Conflitti sulla condizione femminile, con il Prof. Angelo Cecconi che illustrava il comparto sociale della CISL, quelli di alcuni iscritti su problemi pratici chiudeva il Presidente con un intervento convergente sulla relazione e illustrando il documento conclusivo , votato all’unanimità. Dopo l’omaggio ai Dirigenti che lasciano l’incarico formale, pur restando con noi, e agli 11 centenari iscritti alla FNP-CISL, si passava alle operazioni di voto.  Il responso delle urne confermava Il Segretario Uscente, con voto plebiscitario e gli affiancavo due nuovi  partner Anna Gabriele e Gianluigi D’Alessandro, in sostituzione di Maria Fabrizio e Vittorio Iafrate che lasciavano per problemi meramente normativi pur restando nella struttura che certamente ha ancora bisogno della loro disponibilità ed esperienza.

GLI ANZIANI UNA RISORSA DI VALORE E DI VALORI PER RIFONDARE UNA NUOVA ITALIA.

                                                                                         EVANDRO  DEMOFILO