COMUNE REGIONE

INFORNATA DI ALLUMIERE – CHIESTA LA REVOCA DEL CONCORSO E GILETTI AFFONDA I COLPI

L’infornata di Allumiere è deflagrata. Ha scosso il Pd, la Regione Lazio e costretto il presidente Mauro Buschini a dimettersi. Nella serata di ieri su LA7, Massimo Giletti ha dedicato ampio spazio a quelle che ha titolato: “Assunzioni sospette“. E’ emerso uno scenario devastante e l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino ha raccontato un “sistema” che non si riesce a scalfire. Alla trasmissione ha partecipato il consigliere regionale Chiara Colosimo (Fdi) che ha fatto sapere di aver chiesto la revoca del concorso in autotutela. Ricordiamo che il consigliere regionale Davide Barillari (gruppo misto, ex M5S) ha presentato esposti alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Civitavecchia che ha aperto un’inchiesta.

E mentre il caso esplode a livello nazionale, nella Città delle tre cascate, maldestramente si prova a minimizzare.  Ma c’è anche chi non molla. L’ex vice sindaco Angelo Caringi dice: “E’ chiaro che le vicende del concorso di Allumiere non obbligano l’assessore isolano Massimo D’Orazio, uno dei tanti dirigenti PD miracolati dal posto fisso in Regione, alle dimissioni dal suo ruolo politico nell’amministrazione di Isola del Liri. E’ altrettanto chiaro però che le sue dimissioni sarebbero state un gesto di rispetto verso l’amministrazione stessa per tenerla fuori da vicende nella quale non c’entra nulla. La strenua difesa invece fatta dal Sindaco dell’operato del suo assessore, arrivando sino ad affermare la normalità del concorso di Allumiere e denotando quindi una conoscenza profonda della vicenda, trascina il sindaco stesso e la sua amministrazione in una vicenda politica e partitica di cui si assumono le responsabilità e di cui dovranno trarre le eventuali conseguenze. Le strumentalizzazioni politiche e le chiacchiere, infine, le lasciamo al Sindaco la domenica mattina davanti ai bar della città“. Il ragionamento di Angelo Caringi è lineare. Tra le altre cose nel Pd, tutti hanno incensato Mauro Buschini per essersi dimesso. Per Massimo D’Orazio l’incenso è finito? 

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