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Irpef, la stangata!

Sta per arrivare l’ennesima batosta: l’Irpef aumenterà di nuovo e, arrivando nei prossimi due anni, alla quota del 3,33%, farà del Lazio una delle regioni più tartassate del territorio nazionale. La ‘colpa’ è dei debiti sanitari. L’aumento servirà a ‘garanzia’ delle anticipazioni del Ministero dell’Economia e della Cassa Depositi e Prestiti che saranno destinate a pagare i fornitori.
Attualmente, nel Lazio, si applica una percentuale reddituale pari all’1,73%. L’addizionale regionale salirà il prossimo anno dello 0,6% e, nel 2015, di un ulteriore 1%: una misura già inserita nella legge finanziaria regionale e che potrebbe essere disapplicata solo a fronte di significati risparmi sulla spesa corrente.
E’ stato rilevato che, tra il 2007 e il 2013, l’Irpef effettivamente versata da lavoratori dipendenti e pensionati è cresciuta mediamente di 1,5-2 punti, per effetto del cosiddetto ‘fiscal drag’, ovvero l’aumento solo nominale di stipendi e pensioni. In pratica, mentre fino al 2001, all’aumento reddituale corrispondeva una correzione delle aliquote e delle detrazioni, da quel momento in poi questi aggiustamenti sono venuti meno con la struttura progressiva dell’Irpef.

Pubblicato il: 15 luglio 2013 @ 11:47