ARTE

ISOLA DEL LIRI – IN MOSTRA LE ALCHIMIE DI URBANO

Domani dalle ore 18.00 lo spazio del Teatro Comunale di Isola del Liri, ospita la mostra di Mario Giovanni Urbano Alchimie, con la presentazione nel catalogo dell’autore della collana “Itinerari d’Arte”, del giornalista Massimo Arcese. L’artista espone un corpus di opere inedite dalla poetica fluida e mutevole che suggerisce l’esistenza di multiple realtà, Mario Giovanni Urbano crede con forza che l’arte possa svolgere un decisivo ruolo sociale: quello di generare attenzione e creare così nuove possibilità di condivisione. Colori luminosi, forti contrasti, piccole forme e campi di colore, creano una pittura vibrante e intensamente viva, una perfetta rappresentazione dove l’espressionismo astratto all’atto del dipingere diventa più importante del soggetto ritratto, nel senso che l’artista non cerca di dipingere belle immagini, ma vuole dare libero sfogo alle naturali emozioni. La pittura di Mario Giovanni Urbano risulta decisamente dirompente, innovativa ed articolata, lontana dagli schemi del linguaggio astratto. In un contesto astratto sapientemente policromo e assai sofisticato, l’artista utilizza il colore come energia astratta, seducendo l’osservatore con una tessitura di forme che annunciano un moto vorticoso e centrifugo che tende a superare i limiti della tela. Gli spazi sono chiusi e conclusi, e a nulla alludono, se non a un concerto tonale di estrema vivacità, e un omaggio alla forza vivificante della luce. In Alchimie l’artista vuole trasmettere qualcosa che va oltre, frammenti cromatici, cui luoghi e incontri si illuminano di nuova teatralità del presente; ossia di spazi della rappresentazione e del narrato, riflessi sulla nostra cultura moderna, spontanea estrinsecazione del sentimento evocativo, passionale del colore, nel suo modo di comporre in una versione narrativa, elegante e di raffinata cromaticità. Un istinto naturale per il colore guida l’artista attraverso soluzioni geometriche sempre nuove, la purezza dei colori, la leggiadria delle forme, l’equilibrio compositivo delle pennellate sulla tela in cui il segno ‘trattico’ è ben disegnato, dai contorni precisi a punta di pennello. Tutto ciò rivela un istintivo talento da parte di Mario Giovanni Bruno, l’arte con lui diviene un ritratto idilliaco di un universo dall’atmosfera magica e sognante. La mostra resterà aperta dal 9 al 17 ottobre (escluso il 15).