COMUNE

ISOLA DEL LIRI – USI CIVICI, QUADRINI ‘SFIDA’ LA REGIONE

La Regione Lazio era stata chiara nella nota inviata la settimana scorsa al protocollo di Via San Giuseppe: “si chiede al Comune Isola del Liri di non dare seguito alla deliberazione di Consiglio comunale numero 24 del 30 giugno 2021 e di non emettere atti applicativi dello stesso“.

L’amministrazione Quadrini invece ha dato esecuzione, con la pubblicazione sull’albo pretorio, ad una determinazione del responsabile del servizio che incarica un perito demaniale di Valmontone “per la definizione di pratiche in materia di affrancazione canoni di natura enfiteutica“.
Un giallo nel giallo poi la proposta del tecnico pervenuta in data 18/11/2020, ben prima della delibera del consiglio, del parere legale e addirittura della decisione della giunta (20/01/21) di richiedere il rilascio di tale parere. “Gli interessati dovrebbero versare 250 euro al momento della richiesta –  ha dichiarato il consigliere Gianni Scala – senza avere certezze sulla correttezza delle procedure, senza sapere prima se la propria proprietà sarà sdemanializzata e senza sapere gli importi che dovrà successivamente sborsare. Anticipi il Comune queste somme e ne chieda poi conto agli interessati solo a buon fine delle procedure se è sicuro del proprio operato“.

Interviene anche l’ex vice sindaco Angelo Caringi “La Regione Lazio è stata chiara nella sua nota inviata anche al Commissariato per gli usi civici. Nel precisare che non ha competenze giurisdizionali sulla questione ricorda anche che la questione della natura giuridica del suolo non può essere risolta dal Comune sulla base di un parete legale. Forse il parere legale avrebbe dovuto essere utilizzato per richiedere una nuova verifica demaniale. Certo che la decisione del Comune di non accogliere l’invito della Regione, di non volere riflettere ed approfondire meglio la questione non aiuta certo la ricerca della strada giusta“. Nel frattempo un gruppo di cittadini sta valutando la possibilità e l’opportunità di costituirsi in un comitato civico per tutelare l’interesse collettivo che è sotteso all’istituto giuridico del demanio civico.