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Samanta Fava: le foto del rinvenimento nella casa di Fontechiari

Strade presidiate, il paese di Fontechiari sotto assedio delle Forze dell’ordine, ore serrate per gli inquirenti: è andata avanti così la nottata dopo il rinvenimento, nella giornata di ieri, del cadavere di quello che tutto lascia pensare essere di Samanta Fava, la 36enne scomparsa da Sora ad aprile dello scorso anno. Incredulità, sgomento, terrore per la modalità con cui il corpo è stato rinvenuto, murato in una abitazione del centro del paese, proprio a due passi dalla Chiesa parrocchiale. Samanta era separata dal marito e aveva un figlio. Proprio l’ex marito aveva fatto scattare le indagini, denunciando, a maggio dell’anno scorso, che la donna non contattava il figlio da oltre 20 giorni. Successivamente, il caso era approdato ripetutamente anche alla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”. Alcune settimane fa, la troupe di Federica Sciarelli aveva notiziato il proprio pubblico circa le ricerche che i sommozzatori avevano condotto nel greto del fiume Liri, dopo che un uomo – che sembra frequentasse Samanta – aveva dichiarato agli inquirenti di averne gettato il corpo in acqua, a seguito di un malore accusato dalla donna, che ne avrebbe causato la morte. Eppure, da quelle ricerche, non era emerso nulla. Il cerchio intorno all’uomo, però, non si è mai allentato, tanto che ieri la Polizia ha effettuato una perquisizione nell’abitazione di Fontechiari, che pare fosse stata acquistata un paio di anni fa. Gli uomini intervenuti, hanno cercato, scavato, picconato e, infine, trovato il cadavere. Non è dato sapere quali elementi li hanno condotti fin lì. Di certo, l’epilogo di questa storia ha lasciato tutti interdetti: sembra uno di quei casi di cui si legge nelle cronache ‘lontano da noi’. E, invece, questa volta, è successo qui. Sono tante le domande che dovranno trovare una risposta: innanzitutto, il corpo è veramente di Samanta? E se è suo, come ci è arrivata la donna in quella casa? Da viva o da morta? E cosa ha causato il suo decesso. Ecco, a queste domande, gli inquirenti dovranno dare una risposta. Nelle foto, è visibile l’abitazione e il raccapricciante particolare del foro della parete in cui era nascosto il cadavere.

Foto di Luca Rea

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