POLITICA REDAZIONALE

SORA 2016 – COSA BOLLE IN PENTOLA?

Sembrano ferme, ma non lo sono, le bocce in vista della tornata amministrativa della prossima primavera a Sora.

L’ultimo BOOM registrato è stata la pubblica nota con cui il dottor Augusto Vinciguerra ha ‘scaricato’ l’ex sindaco, Enzo Di Stefano, che pure era stato tra quelli che avevano fatto il nome dell’anestesista come papabile al rinnovo dello scranno più alto del governo municipale.

Eppure, i soliti ben informati sostengono che, appena la sera prima, lo stesso Vinciguerra avesse stretto un accordo con Di Stefano, salvo poi fare un dietro-front repentino, sembra motivato dal basso gradimento degli altri sostenitori del nome del medico. Ma si sa, in politica, questo può succedere.

E cosa è accaduto dopo? Pare – ma, naturalmente il condizionale è d’obbligo – che lo stesso Vinciguerra abbia chiesto ed ottenuto di incontrare il segretario cittadino del Partito Democratico, volendo ottenerne l’appoggio. La Tiziana Tucci, che, peraltro, ha già mandato a dire all’alleato di oggi – Ernesto Tersigni – che non lo appoggerà di nuovo se al partito che rappresenta non sarà consentito di concorrere con il proprio simbolo, non avrebbe preso impegno alcuno con Vinciguerra, sostenendo di dover trattare l’argomento in sede di Direttivo. Ma l’amalgama sarebbe in continuo movimento, tanto che c’è chi sostiene che, all’interno del ‘gruppo Vinciguerra’ si starebbe ipotizzando addirittura un avvicendamento nella candidatura tra il medico e un avvocato, con trascorsi elettorali.

Galleggia la candidatura di Roberto De Donatis, al quale si sono avvicinati gli ex della maggioranza, i forzisti, che si stanno ancora leccando le ferite dopo la bordata giudiziaria che ha investito un loro uomo. Anche qui ci entrerebbe la politica, perché la vicenda sarebbe frutto – secondo alcuni – di una vendetta maturata nell’ambito della prova di forza sulla tenuta della maggioranza, andata in scena alcuni mesi fa.

Ed intanto, si fa spazio un’altra candidatura, che sarebbe figlia della necessità di trovare espressione per quella consistente parte della popolazione che non si riconosce in nessuno dei citati candidati, nè nell’amministrazione uscente. I giochi sarebbero tutti in pieno svolgimento: contatti, telefonate, incontri che avverrebbero fuori dal territorio comunale, per non dare adito ad alcuna indiscrezione. Per il momento, dunque, l’unico dato di fatto sarebbe che questa ulteriore candidatura potrebbe essere in grado di spaccare già da ora quello che sembrava deciso e cementato.