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SORA – ANCORA FURIOSE POLEMICHE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Dal MoVimento 5 Stelle di Sora, a firma del portavoce cittadino Valeria Di Folco, riceviamo e pubblichiamo la dura lettera inviata all’assessore comunale Maria Paola D’Orazio, in relazione ai ritardi nell’attuazione della raccolta differenziata.

Gentile Assessore,

le sue recenti dichiarazioni sulla vicenda della raccolta differenziata e su Ambiente s.u.r.l. costituiscono l’ennesimo tentativo di rifuggire da ogni responsabilità su questioni che in realtà risultano di sua diretta competenza e che chiamano ampiamente in causa la sua responsabilità politico-amministrativa.

Per quanto concerne la sua tesi in merito alla vicenda di Daniele Tersigni, ex presidente della Società Ambiente (espressione, a suo parere, dell’ex assessore Di Carlo), è sinceramente difficile seguire il suo ragionamento.

Soprattutto – lo affermiamo da cittadini – è impossibile provare anche il pur minimo interesse verso i giochi della politica locale. Ciò di cui siamo fermamente convinti è che il cittadino sorano sia del tutto disinteressato alle vicende interne al gruppo di maggioranza ed ai contrasti che ne hanno caratterizzato l’operato. A tutti e, ipotizziamo, anche alla stessa cittadina D’Orazio interessano molto di più temi come quelli delle ragioni del gravoso costo sopportato da ogni sorano per la gestione del servizio RSU e, di riflesso, della TARI che nella nostra città si colloca a livelli ben superiori a quelli di tanti comuni italiani anche confinanti.

Le vere domande a cui dovrebbero rispondere gli amministratori comunali ed in particolare Lei, in qualità di Assessore all’Ambiente, sono inoltre quelle relative alla qualità del servizio oppure al mancato avvio della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale a quasi 20 anni dalla costituzione della società comunale (prima in partnership con la C.I.C. di Cassino ed ora trasformata in società in house).

Oltre a ciò stupisce leggere affermazioni come quelle secondo cui “l’unica ingerenza che l’ente pubblico può avere in dette società è quella di manifestare i propri indirizzi” ed inoltre che i membri del consiglio di amministrazione della società “comunque restano liberi di effettuare le proprie scelte anche in contrasto con l’indirizzo politico”.

Di fronte a dichiarazioni che sembrano rappresentare Ambiente s.u.r.l. come una sorta di “repubblica autonoma” svincolata dal Comune proprietario (per quanto la società abbia personalità giuridica distinta da quella dell’Ente proprietario e goda di autonomia imprenditoriale), è opportuno ricordare che la realtà è ben diversa e che il ruolo esercitato dal Comune nei confronti di tale società è molto più penetrante di quanto le sue affermazioni lascerebbero intendere.

Se così non fosse non si parlerebbe di “affidamento in house” ovvero di un modello giuridico in cui il legame tra Comune e Società risulta strettissimo. E’ proprio la sussistenza di tale particolare rapporto che rende legittimo, secondo quanto delineato in origine dalla giurisprudenza comunitaria, l’affidamento diretto di un servizio alla società pubblica comunale senza passare attraverso il mercato ed il ricorso a procedure di evidenza pubblica.

Ambiente s.u.r.l. non è una “repubblica autonoma” in quanto, come nel caso di tutte le società in house, si caratterizza per la sussistenza dei tre noti seguenti requisiti:

1) il suo capitale è detenuto esclusivamente da un soggetto pubblico (il Comune) ed il suo statuto non prevede che soggetti diversi da questi possano detenerlo;

2) il Comune ha sulla società un controllo analogo a quello che esercita sui propri uffici e servizi;

3) la Società deve svolgere la sua attività prevalente a favore del Comune.

Le disposizioni normative (ad es. l’art. 147-quater del TUEL) e la stessa lettura dello statuto di Ambiente s.u.r.l. (approvato con delibera C.C. n.16 del 22.5.2014), in particolare, tra i tanti, di articoli quali il n.6 “Controllo ex art. 113 e 147-quater TUEL” e n.7 “Decisioni del Socio Unico – Competenze” lasciano comprendere quanto siano rilevanti i poteri di indirizzo e controllo del Comune sulla società.

Ciò considerato il Meetup “Amici del Movimento Cinque Stelle Sora” non intende negare la complessità del rapporto tra il Comune e la sua controllata Ambiente s.u.r.l. In particolare il Comune di Sora e coloro che pro tempore ne ricoprono le cariche sono chiamati ad assolvere tre distinte funzioni, ciascuna delle quali di particolare complessità e potenzialmente in conflitto con le altre. Tali funzioni attengono al fatto che:

– il Comune di Sora è il proprietario della società in qualità di unico detentore del capitale sociale;

– il Comune di Sora, sulla base del contratto di servizio stipulato con la società, è l’affidatario-acquirente che paga interamente i corrispettivi per i servizi di raccolta e gestione dei RSU resi da Ambiente s.u.r.l. (di conseguenza è anche tenuto a controllare che le quantità e la qualità dei servizi corrispondano a quanto previsto dal contratto ed agli obiettivi fissati dalla stessa Amministrazione comunale);

– il Comune di Sora, quale ente esponenziale che rappresenta l’intera comunità sorana, è tenuto a tutelare gli interessi di ciascun cittadino fruitore e pagatore di ultima istanza dei servizi di Ambiente s.u.r.l. I costi del contratto di servizio sono infatti ribaltati interamente sul tributo pagato da cittadini ed imprese attraverso il loro inserimento nel Piano Finanziario TARI che per l’anno 2015 raggiunge il livello di circa 5 milioni di euro, valore del tutto ragguardevole per una cittadina di 26.500 abitanti.

La ricerca di un delicato equilibrio nell’assunzione delle tre funzioni (proprietario della società, affidatario-acquirente del servizio e rappresentante dei cittadini-consumatori-pagatori) non è certamente un facile compito ma proprio per questo richiede uno sforzo che non ci sembra sia stato mai stato assunto sia dall’attuale che dalle precedenti Amministrazioni comunali.

Quanto al riferimento, presente al termine del suo comunicato, alla difesa dei posti di lavoro dei dipendenti, a giustificazione delle scelte che l’Amministrazione Tersigni ha assunto recentemente nei confronti di Ambiente s.u.r.l., riteniamo che occorra fare chiarezza su tale argomentazione, da sempre evocata nei momenti in cui si rende necessaria l’assunzione di importanti decisioni sulla partecipata comunale.

La posizione del nostro Meetup è quella secondo cui solo l’elaborazione e la successiva messa in atto di un concreto e valido Piano Industriale che nel medio periodo sia in grado di realizzare gli efficientamenti necessari a ricondurre il costo della gestione dei rifiuti a Sora a valori in linea con quelli di operatori efficienti costituisca l’unica vera garanzia per la tutela dell’occupazione e per la salvaguardia della Società.

Solo se l’Amministrazione Comunale di Sora saprà svolgere al meglio i propri compiti di indirizzo e controllo societario ed il management aziendale sarà in grado di operare sulla base di efficaci logiche industriali (come dovrebbe verificarsi in un servizio pubblico locale a rilevanza economica che fa riferimento alla complessa filiera industriale della raccolta e gestione dei rifiuti), potremo pensare di contemperare gli interessi dei dipendenti (che legittimamente intendono salvaguardare il proprio lavoro) con quelli dei cittadini-contribuenti che pagano un servizio di così rilevante importanza per la città e che, altrettanto legittimamente, attendono doverose riduzioni della pressione fiscale.

Nel congedarci Le formuliamo una proposta: sarebbe disponibile a confrontarsi con noi nell’ambito di un incontro aperto a tutti i cittadini in cui discutere dei temi riguardanti la gestione del servizio RSU a Sora e delle vicende di Ambiente s.u.r.l.?