SCUOLA

Sora – Fine della guerra e liberazione, la scuola ricorda

Nella mattinata del 24 aprile, presso l’Auditorium Cesare Baronio di Sora, le classi terze della Scuola secondaria di primo grado Edoardo Facchini, del Comprensivo 3, hanno dato vita ad una coinvolgente ricostruzione storica degli avvenimenti che portarono alla fine del secondo conflitto mondiale e alla liberazione del Paese dal giogo nazifascista.

I tragici ricordi  del conflitto, di come esso abbia lasciato segno sul nostro territorio sono stati rievocati attraverso un attento exursus storico presentato dai docenti promotori dell’iniziativa e dagli allievi, che hanno  ridato voce, in particolare, alle testimonianze di donne che lottarono per la libertà o a stralci di lettere che giovani partigiane indirizzarono ai propri familiari, prima di andare a morire. L’inserimento , all’interno del tessuto narrativo, di famose musiche del periodo, di canti della resistenza e di danze espressive ha contribuito ad accrescere  il pathos della rievocazione storica e a coinvolgere fortemente  la platea di giovanissimi.

A loro, in apertura,  sono state rivolte le parole, del 1955, di Piero Calamandrei:”… Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro a ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti…Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione”.