Comunicati Stampa CRONACA

SORA – IL PADRE FU INVESTITO MORTALMENTE, LE FIGLIE: “VOGLIAMO GIUSTIZIA, SENZA SCONTI”.

Da Monica e Martina Gemmiti, figlie dell’uomo morto dopo essere stato investito mentre era in sella alla sua bicicletta con il nipotino di due anni, riceviamo e pubblichiamo:

Dopo più di un anno finalmente Martedì 13 settembre alle ore 9.30 presso il Tribunale di Cassino inizieremo il procedimento penale nei confronti di B.S. per: omicidio colposo, omissione di soccorso, lesioni personali aggravate, guida in stato di ebrezza; e nei confronti di M.A. per favoreggiamento.

Ricorderete tutti che il 17 agosto 2015 nostro padre veniva brutalmente ucciso mentre portava a passeggio il suo piccolo nipotino di soli due anni. Questa è stata ed è la tragica vicenda che ha colpito la nostra famiglia. L’uomo che era alla guida dell’auto dovrà rispondere davanti al giudice di diversi reati.

B.S. si era posto alla guida con patente scaduta da diverso tempo, guidava in stato di ebrezza con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge accertato da alcoltest e, dopo aver investito nostro padre e il piccolo Alessandro, si è dato alla fuga venendo meno così l’obbligo di fermarsi. Ma questo non basta, perché quest’uomo ha avuto la lucidità di prendere la sig.ra M.A., tornare sul luogo dell’incidente e negare di aver provocato l’incidente mortale, così la sig.ra M.A. ha dichiarato di essere stata lei alla guida dell’automobile nel momento dell’incidente incolpandosi del reato di omicidio colposo e di lesioni personali.

Sembra la scena di un film….ma purtroppo è quello che è accaduto a nostro padre…

Allora, cari lettori, noi ci chiediamo se delle persone come queste possano “meritare” riduzioni di pene, se persone come queste possano essere reinserite nella società rischiando di far accadere di nuovo incidenti di questo tipo.

NON VOGLIAMO SCONTI DI PENA, NOI VOGLIAMO CHE CHI HA SBAGLIATO PAGHI, NOI VOGLIAMO CHE QUESTA TRAGICA VICENDA SIA DI BUON ESEMPIO PER QUESTA NOSTRA SOCIETA’ CHE SEMPRE PIU’ TROVA RIFUGIO NELLE DROGHE E  NELL’ALCOL, NOI VOGLIAMO INSEGNARE AI NOSTRI FIGLI CHE LA VITA E’ UN BENE PREZIOSO E SOPRATTUTTO CHE LA VITA DEGLI ALTRI E’ INTOCCABILE E VA RISPETTATA!!

. …NON HAI AVUTO RISPETTO E NON HAI DATO VALORE ALLA TUA VITA , HAI ROVINATO LA VITA DELLA NOSTRA FAMIGLIA E  DEL PICCOLO ALESSANDRO, PERCHE’ PER TUTTA LA VITA AVRA’ SCOLPITO IN VOLTO E NEL CUORE IL SEGNO DI QUEL GIORNO. MA SOPRATTUTTO HAI NEGATO A NOSTRO PADRE LA POSSIBILITA’ DI CONTINUARE A VIVERE LA SUA VITA DA PERSONA AMATA E  RISPETTATA, GLI HAI TOLTO LA POSSIBILITA’ DI VEDER CRESCERE I SUOI NIPOTI E DI AFFIANCARE NEL PERCORSO DI VITA SUA MOGLIE E LE SUE FIGLIE.

Vogliamo credere nella giustizia, confidiamo nell’appoggio del nostro avvocato affinchè faccia valere le nostre richieste, siamo ragazze giovani e vogliamo sperare…sperare fino all’ultimo e credere fino sll’ultimo nella GIUSTIZIA perché nostro padre non meritava di essere ammazzato in questo modo così ingiusto.