POLITICA

Sora – Sicurezza e disagio sociale, Conte e Cerqua interrogano

di Manuela Cerqua*

A un anno dalla discussione della mozione su sicurezza, ordine pubblico, disagi giovanili e decoro urbano nel centro di Sora, in particolare nella zona tra Via Vittorio Emanuele III e p.zza Alberto La Rocca, ho sentito forte il dovere di tornare su questi temi presentando al Sindaco Luca Di Stefano, insieme al collega Luciano Conte, un’interrogazione urgente a risposta orale in sede di Consiglio, trattandosi di criticità che, per le varie competenze, coinvolgono l’intera Amministrazione.

Ai Comuni sono demandate, infatti, la gestione della sicurezza urbana e la tutela del benessere dei cittadini, attraverso l’adozione di tutte quelle iniziative di prevenzione sociale e di riqualificazione del territorio, che concorrono a rimuovere i fattori di insicurezza, disagio sociale e degrado urbano, favorendo la convivenza civile.

Anche a seguito di quella mozione, la Polizia Municipale, sotto la guida del Comandante Padovani, ha eseguito tutte le operazioni di controllo di competenza sulle attività commerciali della zona: dalla verifica del possesso di autorizzazioni o licenze per esercitare determinate attività e dei requisiti igienico-sanitari, alla verifica della regolarità degli impianti pubblicitari, del rispetto delle norme edilizie e del codice della strada. Ne è seguita la chiusura temporanea di alcuni esercizi, nelle more della regolarizzazione dei titoli richiesti.

Le Forze dell’Ordine hanno intensificato i controlli di competenza e l’Amministrazione ha già provveduto ad installare un sistema di videosorveglianza diffuso, che interessa anche l’area in oggetto.

Questo, però, non basta. Purtroppo, la somministrazione non controllata di alcolici a basso costo attrae una quantità di giovani, che spesso stazionano nella zona in evidente stato di disagio psico-fisico e di alterazione dall’abuso di alcool, diventando protagonisti di comportamenti irresponsabili, atti vandalici, risse ed episodi violenti, che mettono a rischio l’incolumità propria e degli altri. A questo si aggiunge la preoccupazione per lo spaccio di droga, che trova qui terreno fertile.

Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo più volte appreso dalla stampa, come gli episodi di risse si siano intensificati, lasciando emergere un quadro sempre più preoccupante per una zona che registra ormai uno spopolamento sul piano commerciale e residenziale.

Oltre alle necessarie azioni repressive e punitive, sarebbe necessario individuare a livello nazionale misure innovative di matrice preventiva, che favoriscano il ricorso a strutture, operatori e percorsi formativi di natura socioeducativa. Intanto, però, a livello locale resta doveroso mettere in atto azioni mirate a contrastare questi fenomeni e a realizzare misure di prevenzione sociale focalizzate su situazioni specifiche.

*Consigliere comunale

Ecco la parte più significativa dell’interrogazione: quali ulteriori azioni questa amministrazione intende mettere in atto, nel breve, nel medio e nel lungo termine, anche in sinergia con le Forze dell’Ordine e con gli operatori di Polizia Locale, utili a migliorare la vivibilità, l’ordine e la sicurezza pubblica, reale e percepita, nella zona in questione; a garantirne il mantenimento dell’igiene e del decoro urbano, riqualificazione e la
rigenerazione di questo quartiere; ad affrontare problematiche legate ai disagi giovanili.