SPETTACOLI

Veroli – In scena “Nell’ardore della nostra camera”

Dopo il tutto esaurito di “Quando i Santi arrivano marciando”, arriva l’ultimo spettacolo dell’anno, prima della pausa natalizia, del Teatro Comunale Veroli.

Nel delicato momento di passaggio tra il secolo XX° e il XI°, quando cadono i tabù e la religione cattolica comincia a collassare sotto il peso dell’anacronismo e dell’ipocrisia, Sgorbani apre e fotografa il contenuto di uno di quegli “armadi” che in molti preferiscono tenere ben chiusi, perché fa male constatare la piccolezza e la meschinità di un’educazione che ha prodotto soprattutto dei rivoltanti mostri.

È questo l’antefatto di “Nell’ardore della nostra camera”,  lo spettacolo di Massimo Sgorbani, diretto dalla regia di Paolo Orlandelli, al quale potremo assistere domenica 17 dicembre, alle ore 18.

Interpretato da Donatella Busini, autrice, attrice e produttrice teatrale, owner di Ipazia Production”, società di produzione artistica, nella quale ha voluto coniugare la sua pluriventennale esperienza manageriale nei settori dell’innovazione tecnologica con l’amore e la passione per il teatro. Nell’aprile 2022 ha portato in scena il monologo di Sgorbani nel ruolo di protagonista, riscuotendo grandissimo successo. Per L’Inizio è stata segnalata al premio Fersen 2019 ed è stata semifinalista al concorso Calindri nella sezione Donne e finalista al premio Quasimodo”; inoltre, grazie al “Monologo Svetlana”, ha vinto il premio come miglior testo presso la rassegna Laccio Rosso promossa dal teatro Antigone in Roma, finalista nella sessione Monologhi presso il Premio Ruzzante.

Formatasi con il metodo Costa e Stanislavskij, interpreta ruoli brillanti agli esordi su testi propri, di Campanile, Monty Pyton e Walter Chiari. Su quelli di Massimo Sgorbani dice che siano delle confessioni, trascrizioni di pensieri e di moti interiori spesso impronunciabili, descrizioni di rimuginamenti che gorgogliano nei più profondi recessi dell’animo umano, e che – come Sgorbani ha dichiarato – sorprendono lui stesso.

Attraverso la scenografia di Georgia De’ Conno e i costumi di Patrizia Moretti, imbarcato in un una sonda microscopica alla quale l’autore lo costringe, lo spettatore procede tra gli strettissimi meandri del cervello, si inerpica lungo i gangli e scivola nelle sinapsi, tra sogni, ricordi e avvenimenti, per fuoriuscire dagli occhi, dal naso, dalla bocca, dalle orecchie, dalla vagina o dal glande di personaggi di una mostruosa umanità nella quale è impossibile non riconoscersi.

Un’esperienza sconvolgente e mai provata prima, l’ennesima al quale il teatro ciociaro ci ha abituato.

Un appuntamento che sarà un’occasione per augurarci buone feste, avvalendoci anche della possibilità di regalarci o regalare un abbonamento teatrale, facendo qualcosa di unico ed originale. Offrire agli altri, o a noi stessi, l’opportunità di vivere il teatro è un dono che lascia tracce invisibili, ma non per questo meno importanti, di crescita personale e condivisa, di riflessioni e tanto divertimento.

Per info e prenotazioni:

ENRICO 340 910965

FABRIZIO 389 1762555

Biglietto intero € 10.00

Biglietto ridotto € 7,00 (Under 18/Over 65)

Abbonamenti su richiesta

Ph. Credits: Ipazia Production