CENTRO STORICO

Arpino – Civita, chi investe e chi dimentica

Andate a dare uno sguardo fra i vicoli del quartiere Civita Falconara e vi renderete conto di quello che sta succedendo a questo paese.

La segnalazione arriva da un residente che ci tiene ad evidenziare pure come diversi fabbricati siano stati oggetto di ristrutturazione grazie ad investimenti in parte fatti da stranieri, ma tanti altri edifici restano un pericolo per l’incolumità pubblica.

Come l’esempio forse più evidente, quello in via Cardinale Riffredi dell’Isola, che è una delle scalinate che salgono verso il Castello da via Ciccodicola. Qui c’è un rudere (uno dei tanti nel quartiere) in evidente stato di abbandono. Lo è da molto tempo.

Circa quattro anni fa, a seguito di un cedimento, il vicolo venne interdetto al transito, ma solo da una parte. Intervennero i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale, l’ufficio tecnico. Pare che furono eseguite anche verifiche circa la proprietà. Poi il nulla. Solo degrado su degrado. Carte ingiallite finite in fondo al cassetto di una scrivania.

L’immobile e le sue parti restano una minaccia. Di fianco c’è anche un palazzo della chiesa. E’ ‘crollata’ pure la rete arancione. Il vicolo è in condizioni indecenti. Intorno, sotto finestre ghigliottina, il transito è consentito. L’aspetto è sinistro. Chi ha coraggiosamente acquistato e ristrutturato si trova spesso con edifici fatiscenti su un lato, o sopra, oppure sotto. Non stanno meglio le parti pubbliche. Pulizia, igiene, pavimentazioni, illuminazione… lasciano a desiderare. Non proprio una cartolina da mostrare.

Assistere indifferenti al decadimento del ‘nobile’ quartiere è la cosa più semplice. Tutti sarebbero capaci.

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