L'INIZIATIVA

Arpino – Incontro con l’autore, Pietro Grasso e la lotta alla mafia

La lotta alla mafia e l’impegnativo percorso per testimoniare la legalità, sempre ed ovunque.

Castello Ladislao

Saranno questi, tra gli altri, i temi fondamentali sui quali gli alunni della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Marco Tullio Cicerone di Arpino, Fontana Liri e Santopadre saranno chiamati a confrontarsi nel corso di un importantissimo evento in programma lunedì 14 novembre nel Castello Ladislao di Arpino.

Nell’ambito, infatti, del progetto “Incontro con l’autore”, i ragazzi di tutte le tre classi della SSIG avranno l’opportunità di conoscere da vicino Pietro Grasso, già magistrato del pool antimafia e Presidente del Senato della Repubblica, nonché autore del libro “Paolo Borsellino parla ai ragazzi”.

Nel corso dell’estate appena trascorsa, infatti, gli alunni hanno letto il libro dedicato al magistrato scomparso trenta anni fa e scritto appunto dal Presidente Grasso, collega ma, soprattutto, amico. Scorrendo le pagine hanno avuto la possibilità di conoscere l’umanità di un uomo “normale” che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia nella consapevolezza che, come diceva Giovanni Falcone dinanzi all’ennesimo omicidio di mafia “dobbiamo convincerci che siamo cadaveri che camminano”.

“La scelta di affrontare un argomento così forte – ha dichiarato il coordinatore del Dipartimento linguistico letterario della SSIG, prof.ssa Tina Roscia – rientra non solo nell’ambito di un progetto sulla legalità che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Istituto, ma risponde in modo particolare ad una impellente necessità: offrire ai ragazzi una testimonianza. Il valore dell’insegnamento, forse anche in parte da riscoprire, non è quello di chiedere ai ragazzi di fare ciò che si dice, ma di fare ciò che si fa. E il Presidente Grasso con la sua vita, il suo impegno nella lotta contro la mafia e il modo in cui mirabilmente riesce a far “parlare” il giudice Paolo Borsellino con le giovani generazioni, rappresentano un’esperienza didattica di grande valore sociale ed umano”.

“Alla vigilia di questo importante incontro – ha dichiarato il Dirigente scolastico, dott.ssa Gaita Reali – non posso nascondere la mia personale emozione perché sono sicura che i miei alunni dopo la lettura del libro ma, soprattutto, da questo evento, ne usciranno davvero arricchiti.

La scuola, infatti, deve aiutare i ragazzi in un percorso di crescita in cui diventino consapevoli del contributo personale che possono mettere al servizio della comunità, imparando sui banchi di scuola il rispetto delle regole, dell’altro, di se stessi. Abbiamo il dovere morale di aiutarli a discernere ciò che è giusto da ciò che non lo è e ascoltare la testimonianza di chi si è adoperato totalmente, anche a rischio della propria vita, perché i giovani ereditassero un mondo ed una società migliori, credo che sia un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria di ciascuno”.