Chiuso solo sulla carta e nemmeno per tutti, peraltro con una procedura molto discutibile, il parco di Palazzo Sangermano resta il bersaglio preferito di qualche giovanotto che necessita di mostrare la sua forza bruta.
Perché atto vandalico, il milionesimo circa, dovrebbe essere quello compiuto ai danni degli arredi dell’area verde pubblica. L’immagine in alto è di ieri e mostra la palina di un lampioncino letteralmente spezzata in due. Nel prato sottostante si scorgono la palla di protezione e un altro componente. Non si sa nemmeno a quando risale il probabile danneggiamento, cioè se è degli ultimi giorni (o notti) oppure meno recente. Certo è che sono rimasti sorpresi anche gli operai comunali impegnati a immagazzinare in un locale del palazzo le compostiere promesse nei secoli scorsi.
Insomma, l’amministrazione comunale in nove anni non è stata capace di risolvere il problema tra incerti e reiterati tentativi di vendita, manutenzioni improvvisate ma pagate, chiusure senza atti a monte e aperture con giustificazioni ingiustificabili, svastiche, portoni sfondati, arredi distrutti, mazze chiodate, libri buttati dalle finestre e altro, tanto altro.
Un vero e proprio Fallimento con la F maiuscola.
Ps: sistemare una rete sul varco a sinistra del cancello potrebbe aiutare a rendere meno vulnerabile il parco. Non bisogna essere premi Nobel per intuirlo!
zip
