SCUOLA

Che bravi gli alunni di Campoli Appennino e Pescosolido!

Dal libro Pinocchio e dal musical realizzato dai Pooh, nell’Istituto Comprensivo “Evan Gorga” di Broccostella, sono stati ricavati degli spettacoli teatrali in occasione della chiusura dell’anno scolastico nei plessi di Pescosolido e di Campoli Appennino.

Negli spettacoli tutti i bambini della Primaria e dell’Infanzia hanno recitato e cantato dimostrando grande bravura anche grazie all’attenta preparazione curata con professionalità e dedizione delle docenti di Campoli Appennino (Primaria: Giustina De Benedictis, Nadia Cretaro, Monia Urbano, Laura Mastroianni, Alexandra Spalvieri, Susanna Spalvieri, Marianna Mastropietro. Infanzia: Stefania Carugno, Ivana Blasetti, Barbara Pistilli, Leone Vittoria) e di Pescosolido (Primaria: Annalisa Alonzi, Anna Agata Zeppa, Martinelli Clara, Fraioli Milena, Petitta Alessandra, Infanzia: Corsetti Annamaria, Ferri Veronica).

I team dei docenti, nei rispettivi plessi, hanno curato ogni dettaglio, dalla recitazione alle coreografie, dai costumi, alle scenografie e alle musiche. Le rappresentazioni teatrali, il Musical tratto da Pinocchio dei Pooh “Una notte di luna piena” della Primaria di Campoli, la recita dell’infanzia di Campoli “Pinocchio il bambino che non voleva crescere” e lo spettacolo teatrale della Primaria e dell’infanzia di Pescosolido “Pinocchio, la favola più amata prende vita”, hanno emozionato e coinvolto il numeroso pubblico intervenuto fino alla commozione.

All’interno di una società moderna, evoluta, caratterizzata da ritmi di vita sempre più veloci e da una costante corsa verso tecnologie sempre più raffinate, il teatro non ha mai perso la sua funzione principale: porre all’attenzione del pubblico i grandi temi che coinvolgono la società umana, indurci a riflettere, sviluppare il senso critico nei giovani studenti. Utilizzando un’immagine suggestiva, il teatro potrebbe essere interpretato come un grande specchio nel quale la società vede riflessa se stessa. L’argomento ha permesso ai docenti di sensibilizzare gli alunni su temi che riguardano valori e sentimenti importanti, i rapporti con la famiglia e i loro genitori, un tema che ha un’ampia ricaduta sulle generazioni più giovani, a cui la favola di Collodi potrebbe rappresentare una risposta. Pinocchio, infatti, non è soltanto il capolavoro di uno scrittore o l’invenzione di una maschera, ma la rappresentazione di quel che ogni uomo vive nell’eterno contrasto tra sé e il mondo, tra l’infanzia che non vuole finire e l’età adulta che non vuole cominciare. Da qui le ragioni di un successo che non vede la fine e che riguarda qualsiasi generazione a qualsiasi latitudine.

“Siamo di fronte a uno di quei capolavori che testimoniano l’eternità” – ha dichiarato la Dirigente Scolastica Anita Monti – “e pur tuttavia, nonostante continuiamo a leggerli, abbiamo l’impressione che essi continuino a parlarci come se fosse la prima volta e questi spettacoli teatrali ne sono la testimonianza più emblematica. È proprio vero quel che affermava Calvino, di cui quest’anno ricordiamo il centenario della nascita, che i classici sono opere che continuano a parlare senza cessare di dire quel che hanno da dire.”.
Paola Di Scanno