COMUNE POLITICA Primo Piano

Comunicato stampa su spostamento dipendenti comunali

Negli ultimi anni non si era mai visto uno spostamento di dipendenti comunali da un settore all’altro con queste modalità e di così vaste proporzioni.

Infatti, lo scorso venerdì sull’albo on line del Comune di Sora è stata pubblicata la delibera di Giunta comunale n. 224 del 23.7.2012 concernente l’approvazione PEG anno 2012, che, facendo propria la deliberazione n. 90 del 12 aprile 2012 relativa alla modifica dell’assetto e delle competenze della struttura organizzativa in 7 settori e ben 2 uffici di staff,  ha, di fatto, determinato gli spostamenti del personale.

Ebbene, circa il 40% dei dipendenti comunali su 160 unità -quindi quasi la metà dell’organico- è stato trasferito e ricollocato. Molti dei lavoratori, approdati a nuovi incarichi, che per anni avevano acquisito -nel posto di origine- competenze e conoscenze, si sono visti assegnati ad altri uffici, costretti ora a rinnovarsi professionalmente, e ciò a discapito non solo del buon andamento della vita amministrativa del Comune di Sora, che subisce un forte rallentamento, ma anche della dignità personale per le competenze acquisite e non riconosciute.

Ancorpiù, se si pensa che il riparto delle risorse umane, che dovrebbe essere fatto in funzione della distribuzione del carico di lavoro dell’Ente nonché degli obiettivi da raggiungere, non è stato fatto con la logica del perseguimento di un maggior rendimento della P.A. ma, almeno per una buona parte di loro, solo come effetto punitivo per una scelta politica difforme.

Quello che si nota ed è fonte di scandalo è che questi spostamenti sono stati decisi “d’imperio” con  la regia del primo cittadino di Sora, con una repentinità e una determinazione singolare.

Perfino le preventive e obbligatorie consultazioni sindacali sono state trascurate e superate, con la conseguenza che questi  provvedimenti sono piovuti sulla testa dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Sora.

Spostamenti e promozioni è vero che spesso sono riconducibili a volontà politiche, però prima di ogni atto bisognerebbe sempre tutelare il funzionamento della macchina amministrativa e soprattutto il rispetto della dignità personale e professionale dei lavoratori.

Spostare tutti insieme -metà della compagine lavorativa dei dipendenti comunali nello stesso momento- significa depauperare i settori di competenza di risorse professionali; spostare d’imperio metà dei dipendenti comunali non è rispettoso della dignità e della professionalità di questi lavoratori; non consultare i rappresentanti sindacali significa avere un atteggiamento offensivo dei principi di tutela e rappresentanza sul posto di lavoro.

Ancora una volta questa Amministrazione si è distinta per arroganza e presunzione.

Non si può cancellare con un tratto di penna una carriera spesa al servizio delle istituzioni locali; non si può punire un lavoratore per una legittima scelta di appartenenza partitica.

Si può capire che questa classe politica possa non avere più un rapporto di fiducia con lavoratori che maneggiano quotidianamente dati sensibili e pratiche delicate, ma a tutto c’è un limite.

Ci sono  strumenti normativi e formali che tutelano i diritti dell’una (classe politica) e degli altri (dipendenti): si dovevano rispettare i lavoratori e salvaguardare i rapporti fiduciari senza punizioni collettive.

Peccato, un’altra occasione persa, per valorizzare il capitale umano di questa città e per riportare serenità in uno scenario politico fin troppo teso e infuocato.

“LISTA INSIEME PER SORA”

Comunicato stampa a  firma dell’avv. Rosalia Bono e del sig. Gabriele Savona.