SINDACALE

Emolumenti non pagati, la Uil attacca l’Agenzia Industrie Difesa

Colafrancesco (UILPA): Dirigenza Agenzia Industrie Difesa
non all’altezza dei dipendenti. Non corrisposti gli emolumenti del 2022 e 2023

“In ventidue anni di Agenzia Industrie Difesa non si è mai assistito a niente di simile. È una vergogna senza precedenti”. Queste le dure parole del responsabile nazionale Uilpa del Dipartimento Agenzia industrie e difesa Riccardo Colafrancesco. “Nonostante negli ultimi mesi il Direttore Generale, in regime di prorogatio, e il suo nuovo scudiero (senza scudo), il capo del personale – spiega Colafrancesco – siano stati più volte sollecitati dalle organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP e UILPA a intervenire sulla grave situazione che si prospettava, nulla è stato fatto. Per la loro totale incompetenza, negligenza e indifferenza, gli emolumenti 2022 e 2023 non sono stati corrisposti pur avendo disponibilità economica per farlo”.

Il rappresentante della UILPA sottolinea anche altri aspetti: “Inoltre – dice – non sottoscrivendo il contratto integrativo 2023 hanno creato una disparità all’interno del Ministero della Difesa, dove, al contrario dei dipendenti ministeriali, i dipendenti dell’AID non potranno effettuare le progressioni economiche. Come se non bastasse, i risultati di questa sprovveduta inettitudine dirigenziale sono in totale controtendenza rispetto alle ultime disposizioni governative che, a causa della crisi che colpisce i dipendenti, anticipano una parte dei rinnovi contrattuali previsti per il 2024 a dicembre 2023. Anche se si potrebbe scrivere un libro sull’interminabile serie di nefandezze che si susseguono in questa agenzia, mi fermo e auspico un tempestivo intervento politico che ripristini una classe dirigenziale AID all’altezza di tutto il personale”.