LUTTO

Giancarlo Rossi, addio alla bandiera dell’Alatri: il ricordo

Le Città di Alatri e di Fiuggi si sono strette al fianco dei familiari di Giancarlo Rossi, venuto a mancare qualche giorno fa in un ospedale della capitale. Giancarlo era nato ad Alatri nel 1944 ed avrebbe compiuto 80 anni a dicembre. Giancarlo è stata una bandiera dell’Alatri calcio e poi del Fiuggi. Fratello minore di Adelmo altra bandiera verderosa, Giancarlo fu uno dei protagonisti degli spareggi del 1966, quando dopo 180 minuti piegarono la Viterbese: vincendo così il campionato regionale di Prima Categoria ed ad assicurarsi la promozione alla indimenticata epoca della Serie D.
Quella dello slogan “Olio, petrolio, benzina minerale per vincere l’Alatri ci vuole la Nazionale”. Nella stagione c’erano: D’Alatri, Piersanti, Cella, Mastracco, Messia, Minnucci B, Bertelloni, Leoncini, Minnucci F., Di Spigno, Mettus, Penserini, Adelmo e appunto Giancarlo Rossi.
Giancarlo militò nella Quarta serie dal 1966 al 1971 collezionando 179 presenze e realizzando 17 reti. Solo l’altro alatrense Giovanni D’Alatri ha giocato più partite di Giancarlo Rossi, collezionando 181 presenze. Una curiosità: Qualche anno fa il fratello Adelmo ci mostrò il contratto che Giancarlo stipulò con l’allora presidente dell’ Alatri calcio L’indimenticato Guido Retrosi. A decorrere dal 18 agosto 1966, non ancora ventiduenne Giancarlo divenne un calciatore semiprofessionista- Il primo stipendio fu di 15mila lire al mese. Mentre i premi partita erano così suddivisi: Lire 2000 per il pareggio in casa, 4000 lire per la vittoria in casa, 3000 lire per il pareggio in casa e 6000 lire per la vittoria in trasferta.
Abbiamo chiesto ad Antonio Piccirilli alcuni ricordi di Giancarlo: E’ stato un ottimo calciatore: aveva tecnica, intelligenza tattica inusuale e un continui lucido dinamismo con una capacità di “leggere” la partita in modo efficace. Lo trovavi in difesa, a centrocampo e in attacco: un vero uomo ovunque che, nonostante la statura sapeva eccellere anche nei colpi di testa, grazie al suo senso del tempismo. Ricordo la sua voglia di vincere e di non arrendersi mai – continua il ricordo di Piccirilli – che trasmetteva ai suoi compagni anche nelle partitelle di allenamento. Sono diventati proverbiali i “duelli” con il mister De Angelis (che duravano finché c’era luce) fatti di sfide a chi faceva tunnel all’altro. Ricorda in una di queste partitelle che dopo minuti a fronteggiarsi per evitare il pallone tra le gambe, Giancarlo fintò di passare la palla chiamando un compagno e fulminò De Angelis con un pregevolissimo tunnel. tra sfottò e risate di tutti. Era furbo e sagace: Si disputava l’incontro Alatri – Sora, decisiva per la salvezza della squadra verderosa. Sembrava non ci fosse più niente da fare per evitare la retrocessione. Appena il portiere ospite effettuò una parata spettacolare deviando in corner un mio formidabile destro a fil di palo dal limite dell’area, con il pallone che dette l’illusione del gol. Invece, sul successivo calcio d’angolo il miracolo di Giancarlo Rossi: il centrocampista verderosa con il pallone dentro l’area gremita gridò a Mariozzi: (difensore del Sora) Lascia! e con una mezza rovesciata insaccò in rete facendo impazzire di gioia i tantissimi tifosi.
Bruno Gatta