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Globo Sora: Domenica ancora Atripalda vs Sora.

Procede a tamburo battente la settimana lavorativa della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora dopo il week end durante il quale il calendario del 68° Campionato prescriveva riposo. Martedì mattina Patriarca e compagni sono tornati in palestra pesi, nell’attrezzatissima Sportfly, agli ordini del preparatore atletico Giovanni Rossi e nel pomeriggio al PalaGlobo “Luca Polsinelli” per la tecnica guidata dal coach Daniele Ricci.

Tanto lavoro e determinazione per gli uomini di patron Giannetti ai quali restano a disposizione sette gare (tre casalinghe) per centrare l’obiettivo “posto d’onore” nei play off per il quale però c’è una bella lotta aperta con altre due forti compagini. Anche per Molfetta e Atripalda infatti, la motivazione giusta a fare bene è proprio questo stesso obiettivo e a oggi i pugliesi hanno accumulato un punticino in più rispetto a Sora e due sui campani, ma forse il vero margine in più lo ha la Globo che ha già osservato il suo turno di riposo, con l’Exprivia che sarà spettatrice del campionato proprio domenica e la Sidigas tra due giornate, ma tutto dipenderà dal saper sfruttare la situazione.

Comunque, la parte di cammino mancante dei volsci si aprirà subito con una trasferta impervia, quella ad Avellino al Pala del Mauro dalla Sidigad Hs Atripalda di Scappaticcio, Libraro, Cazzaniga, Di Marco, Candellaro, e Cortina.
Terzo scontro stagionale per i due club dopo la gara del girone d’andata dell’11 novembre scorso quando Sora, davanti al suo pubblico in vantaggio per 2 set a 0, si è arresa agli irpini al tie break, e la semifinale di Coppa Italia sempre giocata al PalaGlobo e sempre chiusa con lo stesso risultato finale arrivato però dopo la rimonta della Globo dallo svantaggio di 2-0 e con un quinto set archiviato sul 19-21.

“Al terzo scontro diretto sarebbe ora di vincere! – esclama la guida tecnica sorana Daniele Ricci -. Non credo sia una partita diversa dalle precedenti, sarà sicuramente combattuta come sempre. Siamo due squadre abbastanza vicine come qualità tecniche e questo mi fa pensare sicuramente a una gara giocata punto a punto. Dopo tre quarti di campionato la classifica non è che menta tanto, quindi è chiaro che Sora e Atripalda sono tra le squadre che possono sperare di occupare alla fine della regoular season le posizioni subito dietro a quella che ha dimostrato di essere la migliore, ossia Città di Castello. Quindi, noi, Atripalda, Molfetta e anche Monza, lotteremo per fare bene e vincere nei play off”.

Atripalda dopo la vittoria della Coppa Italia ha inanellato tre sconfitte, con Reggio Emilia, Potenza Picena e Molfetta, ma poi si è ripresa con il tie break a Ortona e i tre punti pieni di Padova e Loreto. Questo andamento potrebbe significare che lo scontro stavolta potrebbe essere diverso?

“Atripalda con noi in particolare ritrova sempre delle nuove e forti energie mentali, e lo farà anche questa volta dopo comunque averle perse nel periodo successivo alla vittoria della Coppa Italia il quale le è costato qualche punto importante per la classifica. Il nome Sora dell’avversario, è sufficiente perché Atripalda dia il massimo dal punto di vista emotivo che è poi quello che conta tanto. Penso però che sia quello che daremo anche noi perché non avremo la pressione di giocare in casa, che spesso non è positiva, assieme alla tanta voglia di cominciare a battere questa squadra che si, ha vinto due partite, ma per un punto o per alcune situazioni che si sono create, quindi pensiamo che adesso sia il nostro turno”.

I tuoi ragazzi come stanno? Che periodo è per loro?

“Abbiamo delle problematiche normali che fanno parte della routine quotidiana di una squadra le quali sicuramente quando sarà ora di giocare ce le dimenticheremo tutte. Ho voglia di vedere e credo che vedrò, giocatori che daranno tutti un buon contributo alla squadra e alla causa e speriamo che questo ci consenta di vincere la partita. La cosa che dobbiamo assolutamente evitare di fare, quello che purtroppo ci è successo in Coppa, è cominciare a giocare dopo tre quarti d’ora dal fischio d’inizio della gara perché questo, soprattutto fuori casa, si paga salato”.

Dalla scorsa domenica abbiamo ritrovato quasi al pieno delle sue potenzialità, capitan Patriarca.

“Lui le partite con l’Atripalda non ne ha giocata neanche una per via del suo brutto infortunio alla mano ma questa volta sarà del match sicuramente, non so in che maniera però certamente darà il suo contributo. Quindi possiamo dire di avere qualcosa in più in questo incontro rispetto ai due precedenti”.

Il ritorno di Patriarca e il buon giocatore che oggi è diventato Paris saranno sicuramente quel qualcosa in più da mettere in campo contro la Sidigas?

“Sicuramente Paris ha fatto delle esperienze importanti attraverso momenti spesso positivi e alle volte negativi che l’hanno aiutato molto, come hanno aiutato anche me: ho capito come utilizzare al meglio tutti i miei giocatori. E l’insegnamento acquisito non sarà valido e utile solo per la partita di domenica, ma credo che d’ora in poi, proprio perché ci conosciamo meglio, potremmo sfruttare al massimo le nostre forze, quelle di tutta la squadra. Per cui qualcosa in più da mettere in campo rispetto ai due match già disputati, ce l’abbiamo di sicuro”.