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Paura terremoto

Il terremoto è avvenuto ai Campi Flegrei alle ore 22:08 di lunedì 2 ottobre, con una magnitudo Richter di 4.0 ed è stato avvertito anche a Napoli. Diverse persone si sono riversate in strada. Dopo la scossa 4.2 del 27 settembre, questa è la seconda più forte dalla crisi bradisismica degli anni ’80.

Alle ore 22:08 del 2 ottobre 2023 ai Campi Flegrei è stata registrata una forte scossa di terremoto di magnitudo Richter stimata di 4.0 e con profondità 3.0 km, come riportato dai dati dell’INGV. La scossa, con epicentro a Pozzuoli in zona Pisciarelli, è stata chiaramente avvertita in tutta l’area flegrea e anche a Napoli e dintorni. Diverse le segnalazioni di persone che hanno sentito il terremoto nei quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli, Vomero e centro storico di Napoli. Nelle ore successive, verso le 4 del mattino si è registrata un’altra scossa di magnitudo 2.2, avvertita a Pozzuoli e a Napoli, in particolare nei quartieri Agnano, Bagnoli e Fuorigrotta. La Protezione Civile ha comunicato “dalle 20:08 registrato sciame sismico in area civile”.

Si sono registrati danni a quattro appartamenti nella zona di Agnano, con due famiglie sgomberate. Si tratta del primo intervento di questo tipo nell’area degli ultimi anni.

Quello di 4.0 in realtà è solo uno dei tanti terremoti che hanno interessato la zona dei Campi Flegrei nelle ultime settimane – come confermato dall’INGV. La scossa più forte dalla crisi bradisismica degli anni ’80 è avvenuta il 27 settembre scorso con una magnitudo Richter di 4.2. Ma a cosa sono dovute tutte queste scosse?
La risposta è la stessa: “bradisismo”. Si tratta di un fenomeno di origine vulcanica caratterizzato dal periodico e lento innalzamento e abbassamento del suolo che interessa l’area flegrea. Dal 2005 la zona Flegrea è interessata da una lunga fase di innalzamento del suolo, che ha raggiunto nell’area del rione Terra circa 113 cm. L’innalzamento del suolo è sistematicamente accompagnato da terremoti (a differenza delle fasi di abbassamento, durante le quali non ci sono sismi).

Credit: Geopop