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Serrone – Tavola rotonda sulla riduzione dei rifiuti

Con l’iniziativa della Tavola Rotonda del 9 luglio 2023 a Serrone in Piazza Pais, organizzata nel contesto di un Mercato dell’Usato e del Riuso, Fare Verde Serrone ha posto al centro del dibattito la necessità di collaborare tutti per riflettere sugli ostacoli ad oggi presenti per quanto riguarda l’ottimizzazione della raccolta differenziata. Ad oggi a Serrone la differenziata è già al 70.6% ma sono presenti ostacoli culturali e tecnici per il raggiungimento di una percentuale di differenziata ancora più alta. All’incontro sono state invitate tutte le realtà locali: le associazioni, le imprese e i cittadini di Serrone, nel contesto di un dialogo con tutte le parti sociali, necessario alla costruzione di una cultura virtuosa in merito alla tutela dell’ambiente e del decoro urbano.

Insieme ai cittadini di Serrone erano presenti al Tavolo: Marco Belli (dirigente nazionale di Fare Verde e presidente Fare Verde Provincia di Frosinone) e Maria Belli (dirigente nazionale di Fare Verde); Giancarlo Proietto (sindaco di Serrone) con Andrea Moscetta (assessore all’Ambiente di Serrone) ed Enilde Tucci (assessore alla Pianificazione e Sviluppo); Tommaso Damizia (presidente Pro Loco di Serrone); i rappresentanti della Croce Rossa e di alcune associazioni di Serrone (“Quando il Papa era Re”, “Natale a Serrone”, “Serrone Vola”, Complesso Bandistico “Monte Scalambra” ed altri); Bruno Fontana (presidente) con Fulvia Quinci per Fare Verde Fiuggi; Domenico Massaroni (Fare Verde Monte San Giovanni Campano); Alberto Cesari (Laboratorio Comune Alta Valle del Sacco).

Il dirigente nazionale di Fare Verde, Marco Belli, dopo aver illustrato le nuove direttive Europee a cui l’Italia dovrà conformarsi nei prossimi anni ha sottolineato l’importanza di tenere conto delle necessità dei lavoratori nei servizi per l’ambiente, i cui bisogni spesso non trovano spazio nelle trattative a causa delle logiche di profitto da parte delle imprese a cui viene affidata la gestione della raccolta differenziata.

Nel corso dell’intervento di Giancarlo Proietto (sindaco di Serrone) e di Andrea Moscetta (assessore all’Ambiente di Serrone) è stato delineato il quadro della situazione attuale di Serrone: da una parte l’amministrazione è ancora vincolata con l’azienda Ambiente e Territorio sulla base del precedente contratto (nell’impossibilità quindi di ridefinire strutturalmente i termini del servizio), ma dall’altro, si sta lavorando sulla riduzione dei rifiuti con il progetto del compostaggio di prossimità e con altre iniziative volte a far salire la percentuale della differenziata. Alla conclusione dell’intervento sono state gettate le basi per l’istituzione di un tavolo permanente regolamentato sull’ambiente.

Alberto Cesari (Laboratorio Comune Alta Valle del Sacco) ha espresso piena condivisione per le iniziative di Fare Verde. In particolare i Tavoli offrono la possibilità alle realtà locali di confrontarsi: necessità questa ad oggi sempre più cruciale seppur non ancora sufficientemente sviluppata. Propone quindi di organizzare con più frequenza queste occasioni affinché si possa sensibilizzare la popolazione ad una più attenta differenziazione dei rifiuti e ad una attenzione generale alle tematiche ambientali.

Tommaso Damizia (Pro Loco Serrone) ha sottolineato la necessità di maggiore attenzione sia in fase di pianificazione che di controllo (ed eventualmente sanzioni) in quelle situazioni in cui si verifichino degli abusi nella gestione inadeguata della differenziata.

Fulvia Quinci (Fare Verde Fiuggi) ha raccontato l’iniziativa nella Città di Tivoli, che per combattere gli abusi ambientali in modo capillare ed efficace è stata istituita una squadra di volontari (www.congeavtivoli.it), che oltre ad un servizio di monitoraggio offrono aiuto e sostegno a cittadini, imprese e associazioni.

Infine, tutti d’accordo i presenti nell’esporre i propri dubbi e contrarietà in merito alla centralizzazione dei servizi a cui viene affidato l’incarico per l’igiene urbana: una modalità organizzativa questa che lì dove predominante, al contrario di favorire la collaborazione e sinergia tra le parti del territorio, pone le premesse per impedire uno sviluppo sostenibile e la crescita di una collaborazione situata e capillare. Ogni territorio ha le sue specificità e caratteristiche culturali e organizzative che non possono essere ignorate nell’ottica della pretesa di conformazione ad una logica che non intende vedere e risolvere i bisogni e necessità di un determinato contesto territoriale. Centralizzare i servizi va esattamente nella direzione opposta di quella buona pratica che pone i cittadini nella condizione di generare iniziative virtuose.

Ci auspichiamo che questo incontro costituisca l’inizio di un percorso di concertazione e collaborazione che possa favorire lo sviluppo di una sensibilità sempre maggiore nei confronti del bene comune.