Non bastavano gli attacchi alla maggioranza,
ora Fratelli d’Italia se la prende anche con l’opposizione
ora Fratelli d’Italia se la prende anche con l’opposizione
In queste ore si ride parecchio su questa cosa, su una stranezza tutta locale che evidenzia un malessere generale rispetto ad un periodo che vede la città e chi la rappresenta ottenere consenso e fiducia ovunque. A Sora come nel resto della Provincia. Sarà questo che dà fastidio. La città, almeno di recente, livelli tali non li ha mai raggiunti. Eppure si rosica, quasi si avverte l’olezzo di bile. Acidità insomma, e forse pure un pizzico di invidia.
Tanto da scatenare soggettive ricostruzioni che, ad esempio, non tengono conto del fatto che Fratelli d’Italia alle recenti provinciali che hanno decretato il successo del sindaco Luca Di Stefano si è accordata con l’altro Pd, quello di Antonio Pompeo, nel tentativo di mettere le mani su Palazzo Iacobucci (a proposito di potere). Quindi si tende a far passare l’accordo tra un civico, cioè Di Stefano e la parte predominante dei Democratici, cioè Francesco De Angelis, come male assoluto. Sul serio? Ma chi le dice queste sciocchezze? Perchè qualcosa non quadra affatto.
Ma non è tutto. I fratelli sorani, dopo aver rimediato figuracce una dietro l’altra nell’imminenza delle comunali 2021 (ve la ricordate la burrascosa scelta del candidato sindaco?), adesso si scagliano contro chi dai banchi dell’opposizione ha deciso di sostenere – sempre alle provinciali – lo stesso sindaco di Sora. Voti ‘bipartisan’ oltretutto. L’obiettivo è facilmente intuibile. Rappresentare il dissenso, sempre e comunque in modo da ottenere un po’ di visibilità a prescindere dalle cose che si dicono. Giuste o sbagliate che siano.
La conseguenza è che questo atteggiamento, non certo da ieri ma fin dall’insediamento dell’amministrazione in carica, ha determinato una spaccatura nel centrodestra che oggi appare insanabile. Insomma, Salvatore Meglio (Forza Italia) e Lino Caschera (Lega) del ‘miracolato all’ultimo minuto’ Federico Altobelli (Fratelli d’Italia) e di chi gli sta dietro (a proposito di Ambiente…), non ne vogliono proprio sentir parlare. Magari sono disponibili a discutere con il partito della Meloni, ma non con chi lo rappresenta in città. Tradotto: isolamento politico ed amministrativo in cui si è cacciato un giovanotto inesperto, e pure rancoroso pare. Talmente isolato che i vertici provinciali e regionali del partito dovrebbero riflettere su quello che stanno combinando a Sora i loro rappresentanti. Perchè una cosa è chiara: il 26% nazionale non ha nulla a che fare con loro. Anzi, tutt’altro! Alle ultime comunali la lista di partito non ha eletto nessuno. Così, tanto per dire.
Che peccato! Una buona opposizione, magari compatta, è sempre stata utile. Ovunque.
zip