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TRUFFATORI ‘PROFUMATI’ SCOVATI DALLA GUARDIA DI FINANZA

Una società di Pontecorvo (FR) dedita alla commercializzazione di profumi e cosmetici, pur avendo un cospicuo giro d’affari, anche mediante operazioni con l’estero, non ha presentato le dichiarazioni dei redditi nascondendo completamente i propri profitti al fisco.

L’operazione è stata condotta dalla Brigata della Guardia di Finanza di Ceprano ed è stata avviata a seguito di specifiche analisi di rischio sul territorio ciociaro al fine di rilevare i contribuenti che, pur avendo effettuando cospicue operazioni con i Paesi dell’Unione Europea, non presentavano redditi congrui.

Gli stessi investigatori delle Fiamme Gialle sono stati colti di sorpresa nel rilevare che la società di Pontecorvo, a fronte del compimento di operazioni con Paesi dell’U.E., non effettuava i versamenti IVA e non presentava al fisco le prescritte dichiarazioni dei redditi. Ne è scaturita una verifica fiscale che ha sfruttato al massimo gli incroci di dati presenti nelle banche dati dell’Anagrafe tributaria, con particolare riferimento alle operazioni intracomunitarie, si è sviluppata con indagini finanziarie condotte presso tutti gli istituti di credito e le Poste Italiane e si è conclusa con l’individuazione di una base imponibile sottratta a tassazione di 6,5 milioni di euro e violazioni all’IVA per 1,5 milioni di euro. Nel frattempo la società aveva trasferito la propria sede a Roma, all’evidente fine di meglio “mimetizzarsi” in un contesto socio – economico molto più ampio e complesso ed aveva sottratto all’ispezione della Guardia di Finanza tutte le sue scritture contabili. I responsabili della frode fiscale, due 67enni delle province di Roma e Latina, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino per reati tributari e per l’occultamento della contabilità.

Anche questa operazione va inquadrata nel contesto dei controlli che la Guardia di Finanza esegue al fine di individuare quei soggetti che, grazie alla sistematica evasione degli obblighi fiscali, riesce a collocare sul mercato prodotti a prezzi altamente concorrenziali, acquisendo sempre maggiori fette di mercato a scapito degli imprenditori e dei commercianti onesti, che devono sostenere i costi connessi con i versamenti di tasse, imposte e contributi.