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“COSE CHE NESSUNO SA”: LA RECENSIONE DI ANNALAURA REMONDINA

Dopo ‘Lettera a un bambino mai nato’, la nostra amica Annalaura Remondina torna ad inviarci una sua recensione, che volentieri pubblichiamo qui di seguito. Il libro scelto, stavolta, è ‘Cose che nessuno sa’, secondo lavoro di Alessandro D’Avenia.

‘Sono cose che nessuno sa… da dove nascono le lacrime, se dagli occhi,dall’anima, da dove nasce l’Amore, se dal cuore o dal ragionamento… da dove viene la forza per andare avanti quando il mare è in burrasca. Eppure, a volte, nonostante siano cose che nessuno sa, qualcuno entra nella nostra vita e ci fa vedere che tutto può accadere. E’ questa, in estrema sintesi, ciò che colpisce chi si avventura a leggere le pagine di “Cose che nessuno sa”, secondo capolavoro di Alessandro D’Avenia (il primo è stato “Bianca come il latte e rossa come il sangue”). La protagonista è Margherita che, come dice il suo nome, tiene dentro una perla… ma la perla va in frantumi quando, al momento di iniziare il liceo, suo padre se ne va di casa, lasciando lei, la madre e il fratellino più piccolo. Così, senza nemmeno un biglietto, una piccola cortesia. E allora viene facile scivolare in un’apatia che cerca di celare il dolore, anzi il Dolore: quello di sentirsi traditi da chi ci ha messo al mondo. Margherita non fa eccezione, eppure non tutto sembra perduto quando la sua vita si intreccia con quella di un professore di lettere, indeciso sul da farsi per quanto riguarda la propria stessa vita, con quella di Marta, un’allegra ed affettuosa compagna di banco fissata con gli oroscopi, e, soprattuto, con quella di Giulio, il classico ragazzo bello e tenebroso che, però, sotto quella pellicola scontrosa, ha un cuore grande e desideroso di affetto.

Il romanzo è la miscela esplosiva di queste storie che si intrecciano sullo sfondo della Sicilia, dalla quale proviene la nonna di Margherita…
La vera svolta, però, arriva con la lettura dell’Odissea e della storia ivi contenuta di Telemaco, che faranno intraprendere a Margherita un viaggio tutt’altro che metaforico; accompagnata da Giulio andrà alla ricerca di suo padre, perché se lui non torna è solo perché, forse, il suo cuore ha smarrito la strada di casa… e allora ci vuole la Bussola dell’Amore, dei Legami, per farlo ritornare… Perchè queste non sono cose che nessuno sa: ognuno le ha
dentro al Cuore’.