ARTE

Fontana Liri – Cardo e Decumano, ultimi giorni per la mostra di Franco Bianchi Poteca

FRANCO BIANCHI POTECA

“ CARDO E DECUMANO ”

E’ ancora in corso nel prestigioso Spazio Museale e Archeologico di Villa Altieri in Romaubicata nelle zone centrali della città in Viale Manzoni 47 la mostra è stata realizzata con il  patrocinio di “ROMA Città Metropolitana” e di  VILLA ALTIERI “Palazzo della Cultura e della Memoria storica”. La mostra inaugurata il giorno  14 settembre resterà aperta fino all’11 ottobre 2023 (Orario : Lunedi – Giovedi ore 9.00 – 18.00   / Venerdi ore 9.00 -14.00) – Il testo della mostra è della prof. Elena Gradini 

 

Cardo e Decumano.

La recherche dei mondi abitativi di Franco Bianchi Poteca

A cura di Elena Gradini

 

A un imperatore melanconico, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili. Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che possono valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di immagini, di ricordi.

Italo Calvino, Le Città Invisibili

Mondi affascinanti e sconosciuti si svelano dinanzi l’osservatore alla visione delle creazioni dell’artista Franco Bianchi Poteca. Architetto di formazione, ha scelto nel corso della sua pluridecennale carriera artistica e creativa la strada dell’immaginazione decostruttiva che scompone i parametri dello spazio-tempo e utilizza l’occhio come vettore percettivo di un’immagine anamorfica che produce opere ora lievi, ora grevi, mai scontate; sempre destabilizzanti. La sua recherche é un viaggio complesso attraverso altre realtà, città ideali del nostro tempo in cui, lontani da quei parametri di bellezza estetico-concettuale tipici del Rinascimento siamo ora proiettati verso la decostruzione del segno, del significato semantico, dove tutto diventa presenza e contrario di esso.

L’artista Bianchi é in tal senso un viaggiatore visionario che assorbe ed interiorizza frammenti di vissuto per poi trasformarli in segni, contrappunti, superfici. Lacerti destabilizzanti di realtà ricucite dove l’immagine si scompone per lasciar spazio al piano interpretativo che pertiene alla percezione ineffabile del tempo, abitato da una sovraproduzione di ricordi, trame intessute, mondi abitati da bizzarri esseri antropomorfi o animali, che sono presenze stranianti, sono altro da sé. In queste complesse trame dell’abitare psichico trovano posto all’unisono dipinti, sculture e produzioni poetiche le quali non vanno interpretate in modo disgiunto quanto piuttosto come una complessa iperbole creativa che concorre a creare una trama delicata, a tratti inquietante, dove il flusso di coscienza del nostro autore si fa via via più o meno accentuato, scandendo il ritmo di tutte le singole composizioni visive che vanno a ricostruire la trama di una memoria che accumula, decostruisce e disgrega lo spazio architettonico. In accordo con l’eccezionalità del presente luogo espositivo, che è in sé realtà museale e opera d’arte stessa, le opere dell’artista, siano esse dipinti, sculture o idee in versi, convivono e si integrano armonicamente con lo spazio, antico e moderno, in una sintesi bilanciata tra passato e presente, memoria e futuro.  Si riesce sempre a cogliere un sottile filo conduttore della storia che di volta in volta viene narrata, sebbene la feconda produzione dell’artista possa essere interpretata sia come unicum che come singola unità creativa. In tal senso piace scorgere nei suoi dipinti mondi antichi a noi sconosciuti, dove la materia e il concetto si fanno immagine visiva e lo spazio si articola attraverso nobili pieghe di colore, ora quiete ora violente. E poi superfici, stratificazioni, luminescenze arcane che abitano ed animano l’opera, che può essere per la maggior parte delle volte interpretata o come singolo frammento o come trittico, in cui la suggestione di un mondo lontano dal nostro vive in osmosi con la bellezza delle statue classiche di Villa Altieri, si fonde nei tracciati viari, cardi e decumani appunto, che sono lì, sotto gli occhi del visitatore come una muta presenza che tuttavia ricorda gli oltre duemila anni di storia di una città unica come Roma.Siano esse visioni affettive o inquiete, in questa complessa traduzione segnica ed anamorfica del mondo trovano spazio le sue sculture; esseri a metà tra il lieto e il minaccioso. Espressioni concettuali di un profondo pensiero poetico e creativo che l’artista ha maturato ed arricchito nel corso degli anni e della sua esperienza vissuta.  Nella loro eleganza e quiete solitaria le opere di Bianchi Poteca convivono con la referenzialità dello spazio museale, lo completano, ed attuano la messa in scena di una realtà interpretativa complessa, in cui l’atto del pensiero e dell’immaginare conduce l’occhio a fare da tramite per accedere al viaggio interiore dove domina uno spazio-tempo altro, governato dalla memoria e dall’inconscio. Così si spiega la presenza di volatili, nella fattispecie pappagalli lignei, curiosi voyeur che osservano muti e lo spettacolo dell’esistenza che scorre davanti al loro sguardo. Nei mondi ideali di Franco Bianchi Poteca abita la logica degli opposti, dove ogni elemento narrativo é funzionale a ricostruire una storia, in una lotta antitetica in cui l’inconscio e la razionalità si incontrano e si arricchiscono l’uno con l’altro. Spesso prevale la pareidolia del subconscio, dove l’anamorfosi progettuale stravolge i significati che le nostre zone di comfort abituali hanno imparato a riconoscere e codificare entro certi schemi.  Nella sua ricerca artistica egli ci mostra la personale percezione del mondo e della realtà delle cose, rielaborata sulla base dell’essenza stessa dell’esistenza dell’uomo, dove molti sono gli stimoli e le contaminazioni che provengono dalla realtà esterna. Ecco quindi che Franco Bianchi diventa quel viaggiatore visionario, il Marco Polo dei nostri tempi. Il Narratore di novelle del nostro secolo, dove tutto diventa il contrario di esso. In questa particolare quanto destabilizzante brigata del vivere egli cerca tuttavia di dare una possibile chiave di lettura a ciò che per sua natura tende ad essere illogico. In questi suoi mondi, abitati dal pensiero, da altre forme di percezione visiva e linguistica, non manca però l’omaggio al passato, inteso come testimonianza, fonte irrinunciabile di ispirazione creativa.  Il richiamo va ai fasti di Roma tanto quanto alla sua Terra ciociara. Un ritorno alle quiete radici, alla stabilità degli affetti antichi, tradotti nelle sue sculture femminili, rassicuranti presenze all’interno del suo sipario scenico mai scontato.  Sembra di essere catapultati all’interno di un mondo altro, dove la matrice del tutto è la vita, che accumula brandelli di memoria che si sedimenta, piano, lentamente, adagiata su ogni strato di colore, su ogni battito d’ala di quei pappagalli immoti, nelle pieghe calligrafiche delle sue pagine. I libri si configurano come frammenti di pensiero che traducono tutta la complessa produzione immaginifica dell’artista in un codice di decodificazione concettuale utile a interpretare tutto il resto del suo complesso apparato scenico visivo come un grande ed indivisibile corpo organico.  Nelle sue città ideali, invisibili, c’è dunque la bellezza estetica del nostro tempo, dove la memoria, oltre ad assolvere la sua funzione psichica di assimilazione attraverso dati sensibili provenienti dall’ambiente esterno, diviene un elaboratore di ricordi ed esperienze. In virtù della sua originalissima percezione creativa, l’artista compie un processo di elaborazione, ragionamento, intuizione, coscienza, che conduce gli stimoli all’occhio, il quale poi traduce tutte queste forme di ispirazione attraverso la realizzazione di dipinti, sculture, o produzioni letterarie che vanno interpretati all’unisono, come parti differenti di uno stesso racconto narrativo.

Giovanni Bianchi – Poteca –

Nei mondi rappresentati da Franco Bianchi Poteca l’osservatore può scorgere interessanti stimoli abitativi, nuove forme di percezione della realtà che si può interiorizzare e fare in qualche modo nostra.  In questo modo quel viaggio nel colore, nelle sue forme architettoniche, grafiche o letterarie può diventare sentimentale, quando ci sforziamo di comprendere con sentimento logico ed affettivo la complessità della vita e delle sue innumerevoli sfumature. Piace pensare che il merito dell’artista sia quindi quello di condividere con il pubblico il suo personale modo di interpretare la realtà, di elaborarla e costruirla secondo una progettualità nuova, aggiungendo stimoli, percezioni creative, che diventano delle possibili chiavi di lettura per comprendere l’esistenza, e che vanno molto al di là della banalità del semplice vivere quotidiano per il quale spesso non ci si accorge delle tante opportunità di bellezza che la vita sa offrire.

BIOGRAFIA

Franco Bianchi Poteca inizia giovanissimo sotto la guida del padre Giovanni ( in arte Poteca ) a lavorare come pittore partecipando a mostre e rassegne. A solo 18 anni si aggiudica il premio “Rassegna d’Arte Citta di Settefrati” presieduto dal poeta Libero de Libero. Negli anni ’70 e ’80 il suo studio è animato non solo dalla pittura ma anche dalla passione per le discipline plastiche e architettoniche. Franco Bianchi è architetto e docente di Storia dell’Arte. Al suo attivo ha numerose mostre personali e collettive. Per citare il suo impegno nel campo dell’arte : 1973: Rassegna di Pittura Contemporanea Città di Colleferro, Roma – Premiato. 1975: Mostra Nazionale di Grafica, Cassino (FR).1977: Mostra Vicolo della Cascata, Isola del Liri (FR). 1981: Palazzo  Comunale  di  Ferentino (FR). 1981: Palazzo Comunale, Mostra personale a cura dell’Amministrazione Comunale di Fontana Liri (FR). 1981: Realizza il monumento a Cesare Pascarella per incarico del Comune di Fontana Liri (FR). 1981: realizza il Monumento a Nicola Parravano per incarico del Comune di Fontana Liri (FR). 1981: Scenografia e partecipazione come attore protagonista nel film “Martedì Grasso” prodotto a cura dell’Università di Roma, Film in concorso al Festival Internazionale del Cinema di Karlovy-Vary, Repubblica Ceca, presentato dal Prof. Mario Verdone. 1982: Premio Città di Pescosolido (FR). 1982: Mostra dell’Accademia a cura del Comune di M.S.G. Campano (FR). 1982: XXVII Premio Internazionale Valle Roveto – Premiato-(AQ) . 1983: Galleria “Porto di Ripetta”, Mostra personale Roma. 1983: “Un quadro per la pace” Palazzo Comunale, Premiato – Boville Ernica (FR). 1983: “Biennale di Alatri” – Recensito in catalogo  e segnalato , Alatri (FR) . 1983: Spazio Giovani” a cura del Comune di Cassino (FR). 1983: Collettiva della Libera   Accademia   di   Pittura   di   M.S.G.  Campano a cura di Manlio Sarra, Veroli (FR). 1983: Mostra di Pittura e Scultura Italia/Giappone, Centro Iniziative Culturali, Avezzano (AQ). 1983: Galleria “Porto di Ripetta”, Roma. 1984: Mostra di Pittura Contemporanea, Colleferro, Roma –  Premiato. 1984: VI° Rassegna di Arti Figurative di Frosinone – Premiato. 1984: Monumento in bronzo ad Antonio Simonelli – Incarico del Comune di Arce (FR). 1984: XVIII Premio Internazionale Valle di Roveto (AQ). 1985:“Reale,irreale,immaginario,immaginoso” a cura del Comune di Castelliri (FR). 1986: “Tra intuizione e realtà”   StudioR , Mostra personale , Vicenza.  1987: ” Proiezione archivio d’arte Sala1″, Roma. 1987: Palazzo dei Congressi, a cura  della  “Galleria  Studio del Canova” Roma. 1988: “Accademia Culturale di Spagna”,   a  cura  di  Anita  Garibaldi,  Roma.  1988: “Trasfigurale” Palazzo Gottifredi, Mostra personale a cura del Comune di Alatri e dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone. 1988: “Oniromania” Polveriera di Fontana Liri, Mostra personale a cura del Comune di Fontana Liri  (FR). 1988: “Arte Contemporanea/Mostra dell’Accademia, Ex Ospedale Piazza Corte, a cura di Antonio del Guercio, Nito Contreras, Claudio Costa, Riccardo Giarnieri, M.S.G. Campano (FR). 1989: Palazzo della Camera di Commercio ,   Mostra  personale ,  Chieti.  1991:  Premio C.I.S.L. – 1° Classificato – Frosinone . 1991: “E adesso? Arte e cultura in movimento”, Spazio Espositivo ex Università , Pescara. 1992: “Mostra di Architettura e Urbanistica”, Grattacielo dell’Edera a cura dell’Ordine degli Architetti di Frosinone. 1993: “Fiera Design”, Mostra di progetti e design, Area Fieristica, Sora (FR). 1994/2006: Lavora soprattutto nel campo dell’architettura , dell’urbanistica e del  restauro con all’attivo una rilevante quantità opere e progettazioni  architettoniche  esecutive   commissionate da Enti Pubblici. Solo per citarne alcune : Intervento di recupero del “Castello Farnese” Comune di  Pico (FR), Restauro architettonico e ambientale della “Casa del Contadino” Comune di Minturno (LT), Rifacimento strade e antica fognatura del 1800 nel centro storico Comune di Fontana Liri Sup. (FR), Variante al “Piano Regolatore Generale” del  Comune di Cassino (FR), Progetto di arredo urbano per Piazza Trento e Piazza S.Stefano, Comune di Fontana Liri  (FR), Completamento “Museo Valle del Liri “ Comune di Arce (FR),  Ampliamento “Scuola Media con Palestra” e adeguamento “Scuola Elementare e Materna” Capoluogo  e scuola   S. Salvatore nel  Comune di Fontana Liri  (FR), “Efficendamento energetico della sede Comunale di  Fontana Liri (FR), Progettazioni esecutive di Ediliza Scolastica “ Scuole  Tatarelli e Da VinciComune di Lenola (LT), ), Recupero I.A.C.P. Comune di S.Ambrogio al Garigliano (FR), Riutilizzo dell’Antico Mulino e delle aree circostanti , Comune di Fontana Liri  (FR), Recupero e risanamento abitazioni nel centro storico Comune di Lenola (LT),  ecc.   Il lavoro artistico, in questi anni verte soprattutto  sulla  sperimentazione  ed alla ricerca che si orienta nella direzione del design,  della poesia visiva/installata  e nella verifica culturale sul lavoro artistico pregresso. 2007: “Il segno progettato”,  Mostra personale, Villa Comunale Frosinone. 2007: “Entr’act”, Elementi pittorici e scenografici, Castello D’Avalos M.S.G. Campano (FR). 2008: ” Planimetrie ignote”, Mostra personale, Polveriera di Fontana Liri (FR). 2008:  “Arte -Naturalmente”,  V illa  Fogliano , Latina.

2009: “Aria, Acqua, Fuoco, Terra”, Latina. 2009: Sensi e magma:1°Transito poetico: La genesi del libro, Castel di Sangro (AQ). 2011: ”In-Nature” Villa Fogliano, Latina. 2012: “I luoghi della musica” Villa Fogliano, Latina. 2012: Mostra Arte Contemporanea patrocinata dal Comune di Sermoneta,  Latina. 2012: “Spazio Arte First Hotel”, Roma. 2013: Spazio Comel”, Latina.  2013: “Fondazione  Moderni” Mostra personale , Roma. 2017: “La Dama e il Libro” Mostra personale, Palazzo della Provincia di Frosinone. 2018: Art Expo”, New York. 2018: “Art Nordic”, Copenaghen. 2018: “Brik Lane Gallery”, Londra. 2018: “Biennale del Tirreno”,  Premiato – Cava dei Tirreni , Salerno. 2018: “Salon Internazional d’Art Contemporanin”, Cannes. 2018: “Arte Milano” The Factory, Milano.2018: Targa di benemerenza per meriti artistici dal Comune di Fontana Liri (FR). 2019:”Arte Ingegno” Arcadia ArtGallery, Milano. 2019: “Sognando Giulietta Musical”, Elementi scenografici, Teatro Antares Ceccano (FR). 2020: “Ministry of Culture Cultural Centre / Umm AL Quwain” 2020: ” Collezione Tonino Virgilio” Avezzano (AQ). 2020:“Al Fahidi Cultural Centre”, Dubai. 2020: “Vieni” Installazione in titolata a M. Mastroianni, Piazza Trento, a cura del Comune di Fontana Liri e della Regione Lazio. 2022: ” Teatro Stabile Comunale”, Mostra personale, Isola del Liri (FR). 2022: “Salon Internazional d’Art Contemporain”, Parigi. 2022: Circolo Iniziative Culturali , Studio1ripartiamodazero”, Mostra personale, Avezzano (AQ). 2022:”49° Premio Sulmona”Premio con Mensione speciale d’onore,Sulmona (AQ). 2022: “ Realizzazione del Premio intitolato a M.Mastroianni” – Comune di Fontana Liri (FR). 2023: Nomina dell’Ente Provinciale di Frosinone come membro del del C.D.A. della “Fondazione Umberto Mastroianni” di Arpino. 2023: “Amabili dissonanze” Mostra Personale Palazzo Boncompagni a cura del Comune di Arpino. 2023: Realizza il Drappo del Palio – 52° Edizione del Gonfalone di Arpino (FR) . 2023:  50° Premio Sulmona (AQ). 2023: Cardo e Decumano -Villa Altieri, Palazzo della Cultura e della Memoria Storica – Mostra Personale – Roma. Franco Bianchi Poteca inoltre vanta molteplici lavori di architettura e scultura per conto di Enti Pubblici,  attività nel campo della scenografia, grafica  scritti, lavori di design e installazioni.