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“NO ALLA CHIUSURA DEI REPARTI DELL’OSPEDALE DI SORA”

Dal Consigliere provinciale Gianluca Quadrini riceviamo e pubblichiamo.

Nei prossimi giorni è prevista la chiusura di due importanti reparti dell’Ospedale “SS. Trinità” di Sora: la pediatria e l’ostetricia, seguiti a breve dalla cardiologia, con gravissime ripercussioni sulla numerosa popolazione (cica 110.000 persone) dei 27 Comuni che fanno riferimento a tale struttura.

La chiusura è determinata dalla ormai insostenibile carenza di personale, più volte segnalata nei mesi precedenti.

Allo stato attuale risultano soltanto 3 pediatri turnisti nel reparto di pediatria e neonatologia e 5 ginecologi turnisti nel reparto di ostetricia (dove la situazione si è recentemente aggravata dall’improvvisa malattia di uno dei dirigenti). L’esiguo numero di medici non permette, nonostante l’ammirevole sforzo del personale; l’organizzazione di regolari turni di servizio (in considerazione anche dei riposi obbligatori dopo il lavoro notturno) rischiando di minare lo standard qualitativo necessario per garantire la salute dell’utenza.

E’ utile sottolineare che nel reparto di ginecologia oltre all’assistenza ai part (circa 900 nati ogni anno) si svolge una preziosa attività di chirurgia oncologica (peraltro proprio nella sede del Polo Oncologico Provinciale).

Inoltre l’ostetricia è una branca chirurgica dove spesso si verificano delle emergenze che non sono compatibili con le caratteristiche del territorio e le distanze che intercorrono tra le varie strutture ospedaliere.

Suscita perplessità la considerazione che tali reparti, che rappresentano un’eccellenza della sanità locale rischino la chiusura mentre viene mantenuta l’attività di altre strutture che realizzano la metà dei parti e risultano vicine alla sede Centrale dell’Ospedale di Frosinone.

Tuttavia la tutela della salute non deve esser una “guerra tra poveri” ma deve essere garantita a tutti, in considerazione della mole di lavoro che gli operatori, ai quali va il mio più sentito grazie, che operano in condizioni disperate vista la carenza di organico e l’utenza in aumento.

Faccio appello alla sensibilità del D.G. della ASL al fine di recuperare questa grave carenza che si sta prospettando per questo territorio già molto provato dalla crisi economica e culturale che si è ingigantita negli anni”.